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Gli houthi attaccano petroliera cinese, nonostante le promesse contrarie

Gli Houthi attaccano una nave cinese nonostante il recente impegno ad evitare di attaccare le navi di Cina e Russia. Evidentemente qualcosa non funziona

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MV Huang
MV Huang

I ribelli Houthi sostenuti dall’Iran hanno lanciato un attacco missilistico contro una petroliera di proprietà cinese domenica, nonostante le rassicurazioni di Teheran che le sue navi sarebbero state protette.

“Gli Houthi hanno attaccato la MV Huang nonostante avessero precedentemente dichiarato che non avrebbero attaccato le navi cinesi”, ha dichiarato il Comando Centrale degli Stati Uniti su X.

Quattro missili balistici antinave sono stati lanciati contro la nave, seguiti da un quinto missile. Al momento non sono state segnalate vittime.

L’attacco è l’ultimo in ordine di tempo nell’ambito di un blocco avviato dalla dalle milizie filoiraniane, che hanno preso di mira le navi che sostengono Hamas a Gaza nella sua guerra contro Israele. Sebbene il blocco sia iniziato solo con l’intenzione di colpire le navi israeliane, da allora è diventato globale e nessuna nave è al sicuro dall’assalto.

Solo la settimana scorsa, il comando degli Houthi aveva confermato la promessa a due dei principali alleati dell’Iran, Russia e Cina, che le loro navi sarebbero state al sicuro durante il blocco, e l’ultimo incidente ha minacciato le relazioni. La Cina, in quanto principale consumatore di petrolio iraniano, rimane un partner chiave dal punto di vista economico e militare e, come tale, l’attacco mette a rischio le relazioni.

Bloomberg ha riferito che i diplomatici russi e cinesi si sono incontrati con Mohammed Abdul-Salam, un alto funzionario Houthi e portavoce del gruppo, per garantire un accordo per proteggere le navi sulla rotta commerciale chiave nel Mar Rosso e nell’area circostante.

Si ritiene che Mosca e Pechino, di conseguenza, forniranno agli Houthi un sostegno politico, che secondo Bloomberg può includere “il blocco di ulteriori risoluzioni” contro il gruppo terroristico yemenita nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

In seguito all’attacco missilistico di domenica, è seguito uno sciame di droni d’attacco a senso unico. Di questi droni, cinque sono stati intercettati e successivamente si sono schiantati dopo essere stati ingaggiati dalla USS Carney, mentre un sesto ha volato ulteriormente nelle regioni dello Yemen controllate dagli Houthi.

L’Iran ha sostenuto gli Houthi per diversi anni, fornendo un ampio supporto finanziario, militare e di addestramento alle loro forze, consentendo loro di prendere il controllo di ampie zone dello Yemen nella guerra civile che si avvicina a un decennio di combattimenti.

Come abbiamo già scritto precedentemente, nonostante la teorica alleanza, gli attacchi degli Houthi costituiscono un problema anche per le attività economiche della Cina e dei cinesi nell’area. Imprenditori cinesi sono ben inseriti nell’area del Corno D’Africa, ma ora non riescono ad esportare per il boom dei costi nei trasporti, proprio a causa degli attacchi nel Golfo di Aden. 


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