Seguici su

Attualità

Gli attacchi alle raffinerie russe potrebbero scuotere i mercati dei carburanti

L’agenzia Internazionale per l?Energia teme che gli attacchi ucraini alle raffinerie russe possano causare degli shock al mercato mondiale dei carburanti

Pubblicato

il

Gli attacchi dei droni ucraini alle raffinerie russe potrebbero perturbare i mercati del carburante a livello globale, ha dichiarato venerdì l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), stimando che fino a 600.000 barili al giorno (bpd) di capacità di raffinazione della Russia potrebbero essere offline nel secondo trimestre.

I mercati globali “si affidano alle esportazioni russe di diesel, nafta e jet fuel, mentre i sistemi di raffinazione in Asia assorbono quantità sostanziali di residui di linea e di cracking del Paese per incrementare le materie prime delle unità di upgrading”, ha affermato l’AIE nel suo Rapporto mensile sul mercato del petrolio di oggi, come riportato da Bloomberg.

L’agenzia ha abbassato di 160.000 bpd le sue previsioni sulla produzione globale delle raffinerie quest’anno e ora le vede in aumento di 1 milione di bpd a 83,3 milioni di bpd, a causa della riduzione delle attività delle raffinerie russe, delle interruzioni non pianificate in Europa e dell’attività cinese ancora tiepida.

Le interruzioni delle raffinerie russe hanno aumentato l’inquietudine del mercato globale dei prodotti, afferma l’AIE nel rapporto.

Negli ultimi mesi, l’Ucraina ha intensificato gli attacchi alle raffinerie di petrolio in Russia, che hanno ridotto la capacità di raffinazione russa e che, secondo quanto riferito, hanno preoccupato la Casa Bianca per l’aumento dei prezzi internazionali.

Gli Stati Uniti hanno ripetutamente esortato l’Ucraina a fermare i suoi attacchi con i droni contro le raffinerie di petrolio russe, a causa della valutazione di Washington che gli attacchi potrebbero portare a ritorsioni russe e far salire i prezzi del petrolio a livello globale, come ha riferito il Financial Times il mese scorso, citando fonti familiari con lo scambio.

Nello stesso tempo Kiev risponde che si tratta di legittime azioni contro obiettivi che hanno anche valenza militare e che sono lla risposta agli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine.

Secondo le stime di Reuters, la quantità di capacità di raffinazione del petrolio russo che è stata messa fuori uso a causa degli attacchi dei droni ucraini è pari al 14% della capacità di raffinazione totale della Russia.

A causa dei danni alle raffinerie dovuti agli attacchi dei droni, la produzione russa di benzina è diminuita del 12% nell’ultima settimana di marzo rispetto alla media di febbraio, ha riferito la settimana scorsa il quotidiano russo Kommersant, citando il Servizio Statistico Federale, Rosstat. Il mercato interno non ha ancora sentito l’impatto, anche grazie alle maggiori importazioni di carburante dalla Bielorussia, osserva Kommersant.

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento