Attualità
Gli americani ostacolano la partenza degli europei, italiani compresi?
Sarebbe arrivato in queste ore un aereo con 85 italiani e collaboratori afgani presenti a Kabul, ma quasi sicuramente ci sono nostri concittadini che non sono riusciti a partire.
Ecco la testimonianza di un cittadino olandese che è stato respinto dai check point americani esterni all’aeroporto di Kabul, che potete leggere dal quotidiano Telegraaf. Secondo quanto riportato da questo cittadino olandese, avvisato dell’arrivo di un aereo del suo paese che riportava indietro i concittadini si è precipitato da Kabul all’aeroporto. Gli americani concedono solo 30 minuti a ogni aereo sulla pista, quindi bisogna essere molto precisi. Anche perché Kabul è a 45 minuti dall’aerodromo e il preavviso è stato solo di un’ora. L’olandese, un elettricista di 27 anni, anche lui colto di sorpresa dalla caduta della città, si è nascosto, non comunica più con il telefono, ma solo con WhatsApp, e anche in quel caso distorce i nomi.
Comunque l’olandese ha affermato che, dopo aver superato il posto di blocco degli afgani al servizio del governo americano, è stato bloccato dal posto di blocco dei soldati USA che lo hanno respinto e non hanno voluto sapere ragioni. Ha quindi dichiarato che con lui c’erano anche cittadini italiani e tedeschi respinti come lui.
L’olandese afferma che, secondo lui, c’è una vera e propria selezione all’ingresso che lascia fuori i non a stelle e strisce, creando quindi dei grossi problemi ai cittadini europei. Intanto che fa la NATO? A questo punto non sarebbe stato meglio predisporre un missione comune di protezione dell’Aeroporto e delle aree circostanti? Oppure siamo all'”Ognuno per se, e Dio per tutti”?.
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