Economia
Giudice americano accetta una bella cifra come contributo elettorale da un imputato. Occhio alla magistratura elettiva
In america un giudice della corte suprema di uno stato accetta una donazione per il proprio “Comitato elettorale” da un politico che, ahimé, era anche imputato..
Spesso si parla di quanto sia bello il sistema in cui i giudici sono elettivi, ma attenzione a quello che volete, perché se si eleggono i giudici, allora possono ricevere dei contributi elettorali, e questi potrebbero provenire anche da soggetti su cui si devono emettere delle sentenze.
Il 1° ottobre, due attivisti repubblicani per l’integrità elettorale hanno richiesto un’indagine su una donazione per la campagna elettorale ricevuta da un giudice della Corte Suprema dello Stato del Michigan da un PAC legato al Segretario di Stato del Michigan Jocelyn Benson. I PAC sono i comitati che raccolgono fondi per i candidati, in questo caso democratico, del Michigan. Un comitato elettorale avrebbe fatto un bel regalo ad un altro comitato elettorale, di un giudice. Un modo legale per pagare un giudice.
Braden Giacobazzi e l’ex senatore statale Patrick Colbeck hanno inviato il 1° ottobre una richiesta formale alla Judicial Tenure Commission, una commissione che supervisiona la condotta dei giudici, chiedendo di indagare sul giudice della Corte Suprema Kyra Harris Bolden in merito alla correttezza di una donazione di 82.500 dollari ricevuta dalla sua campagna elettorale.
Secondo il comitato della campagna di Bolden, la donazione è stata ricevuta il 17 maggio 2024 dal Michigan Legacy PAC, fondato da Benson. I rapporti finanziari del PAC mostrano che 82.500 dollari sono stati donati il 26 aprile 2024 al comitato Keep Kyra Harris Bolden for Justice.
Gli attivisti sostengono che la donazione dovrebbe essere indagata perché Bolden l’ha accettata quando la Corte Suprema, composta da sette membri, stava decidendo un ricorso presentato da Benson nel novembre 2023, che è stato accolto dalla Corte con una maggioranza di 5-2 nell’agosto 2024.
La sentenza ha ribaltato la decisione della Michigan Court of Claims e la successiva sentenza della Michigan Court of Appeals (3-0) che confermava la decisione della corte inferiore, secondo la quale le indicazioni di Benson sugli sfidanti alle urne violavano la legge statale e, pertanto, dovevano essere modificate.
Secondo gli attivisti, la decisione eliminerà l’effettiva supervisione dello svolgimento delle elezioni da parte degli sfidanti.
L’ufficio di Bolden ha inviato le richieste di informazioni al portavoce della Corte Suprema del Michigan, John Niven, che ha rifiutato di commentare.
La Bolden, democratica, è un’ex rappresentante dello Stato e avvocato penalista dell’area di Detroit. Si è candidata senza successo per un seggio alla Corte Suprema del Michigan nel novembre 2022.
Settimane dopo le elezioni, è stata nominata dal governatore Gretchen Whitmer per coprire una parte del mandato non ancora concluso del giudice Bridget McCormack.
La Bolden si candida alle prossime elezioni del 5 novembre per mantenere il suo incarico fino al 1° gennaio 2029.
L’11 ottobre, Colbeck ha anche presentato una richiesta di indagine su Benson, che è un avvocato, alla Commissione di reclamo degli avvocati dello Stato del Michigan, un gruppo che supervisiona l’etica degli avvocati.
Nella sua richiesta di indagine, Colbeck ha affermato che la donazione di Benson per la campagna elettorale a un giudice della Corte Suprema del Michigan, in un momento in cui la Corte aveva una causa con Benson come imputato, “costituisce una grave violazione dell’etica e una cattiva condotta come membro dell’Ordine degli avvocati del Michigan”.
Questo è ovvio, ma non è detto che qualche bravo avvocato non riesca a far passare tutta la vicenda in cavalleria…
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