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Giappone, un mix complesso: PIL cade, Yen si rafforza, bilancia partite correnti positiva. Ora la BoJ veramente ritoccherà i tassi?

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Ieri la notizia era il rafforzzamento dello Yen sulle voci secondo le quali la BoJ avrebbe aumentaato i tassi di interesse. Oggi i dati economici vanno in direzione opposta.

Il PIL giapponese si è contratto dello 0,7% su base trimestrale nel terzo trimestre del 2023, rispetto a una cifra flash di una contrazione dello 0,5% e dopo una crescita rivista al ribasso dello 0,9% nel secondo trimestre.

Si è trattato della prima contrazione del PIL dal terzo trimestre del 2022, in un contesto di elevata pressione sui costi e di crescenti venti contrari a livello globale. Si sono verificati cali sia nei consumi privati (-0,2%, a fronte di una lettura piatta nei dati preliminari e nel dato del secondo trimestre di un calo dello 0,6%) che nelle spese in conto capitale (-0,4%, a fronte di un calo dello 0,6% in una lettura flash e in una stampa del secondo trimestre di un calo dell’1,3%).

Inoltre, gli investimenti pubblici sono diminuiti più di quanto inizialmente previsto (-0,8%, rispetto a un calo dello 0,5% nei dati preliminari e dopo una crescita dell’1,5% nel secondo trimestre). Anche il commercio netto ha rappresentato un freno per il PIL, poiché le esportazioni (0,4% contro 3,8% nel secondo trimestre) sono aumentate meno delle importazioni (0,8% contro -3,3%). Nel frattempo, la spesa pubblica è aumentata dello 0,3%, in linea con i dati preliminari e dopo un calo dello 0,1% nel secondo trimestre.

Su base trimestrale l’andamento è stato il seguente:

 

Su base annua la caduta del PIL è ben visibile, anzi molto più forte:

Il problema sono i consumi, ma, nello stesso tempo, questi sono i dati del precedente, il terzo, giunti un po’ in ritardo. Potrebbe anche essere possibile che negli ultimi tre mesi dell’anno, anche sulla base degli aumenti salariali concessi dalle grandi società fra fine 2023 e inizio 2024.

Il fatto è che le voci sul cambiamento di posizionamento della BoJ stanno avendo successo nonostante le cattive notizie sull’economia:

Nel frattempo le partite correnti sono e rimangono positive

Siamo al nono mese di partite correnti positive, con una bilancia commerciale solo leggermente negativa, ma un afflusso di risorse comunque molto importante. Forse proprio questo continuo dato positivo delle partite correnti è la causa del rafforzamento dello Yen, più che le voci della BoJ.

Nell stesso tempo ho qualche dubbio che queste voci di cambio nel posizionamento della politica monetaria siano state deffuse proprio per prevenire l’effetto dei dati molto negativi sul PIL, per evitare che questi avessero una ricaduta sulla valuta. Del resto sicuramente la Banca Centrale aveva delle previsioni su quello che sarebbero stati i dati della crescita economica. Perché non prevenirli?

Insomma il Giappone appare sempre un puzzle, ma probabilmente è così che bisogna governare un’economia, senza dire troppo.

 


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