Analisi e studi
Germania: quarto mese di calo dei prezzi all’ingrosso. Fino a quanto può continuare la deflazione?
Il Germania l’inverno dei prezzi industriali è arrivato in anticipo. I prezzi all‘ingrosso in Germania sono scesi per il sesto periodo consecutivo del 4,1% su base annua nel mese di settembre 2023, dopo il calo del 2,7% registrato ad agosto.
Si è trattato del calo più consistente da maggio 2020, attribuito a un effetto base derivante dall’elevato aumento dei prezzi dell’anno precedente dovuto alla guerra in Ucraina. I prezzi sono stati fortemente ridotti per i prodotti petroliferi (-19,8%), i rifiuti e i rottami (-22,7%), i cereali, il tabacco non lavorato, le sementi e i mangimi (-21,9%), i prodotti chimici (-20,8%) e i metalli e i minerali metallici (-14,9%).
I costi sono invece aumentati per frutta e verdura (19,7%), zucchero, dolciumi e prodotti da forno (13,4%), animali vivi (10,5%) e bevande (8,4%). Su base mensile, i prezzi all’ingrosso sono cresciuti dello 0,2%, allo stesso ritmo del mese precedente.
Eccco il relativo grafico:
Per carità, il prezzo dell’energia si è ridotto, ma un calo del genere dei prezzi all’ingrosso è legato evidentemente a fattori di mercato, cioè alla mancanza della domanda. Nei prossimi giorni vedremo i dati sulle vendite al dettaglio in Germania e dobbiamo aspettarci che prosegua il trend negativo precedente.
Un andamento di questo genere sulle vendite al dettaglio non può che avere un effetto depressivo sui prezzi all’ingrosso, con relativa compressione dei margini commerciali. Ovviamente la compressione dell’utile commerciale non può proseguire a lungo, senza mettere in crisi le aziende. Alla fine, a furia di tagliare i prezzi, si finisce per fallire.
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