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Politica

Germania: prove di Grosse Koalitione, ma i diktat della CDU sono duri per la

Uno dei due leader della CDU lancia i punti fondanti della Grosse Koalitione con la SPD post elezioni. niente Scholz, niente “Denaro dei cittadini”, o sua profonda revisione, niente Verdi. Però le elezioni bisogna vincerle

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In un significativo sviluppo della politica tedesca, Markus Söder, leader della CSU (Unione Cristiano-Sociale), ha delineato una visione che potrebbe ridisegnare il panorama politico del paese.

Durante una recente riunione del consiglio direttivo della CSU a Monaco, il 18 novembre, Söder ha espresso una chiara preferenza per una futura grande coalizione (GroKo) tra l’Unione CDU/CSU e la SPD, ma con una condizione che potrebbe minare uno dei pilastri fondamentali della socialdemocrazia tedesca. Poi non stupitevi se anche i tedeschi non siano entusiasti dei propri governi.

La nuova Grosse Koalitione, senza Scholz

Söder immagina un’SPD “del futuro”, specificatamente “senza Scholz”, cioè senza lo scomodo protagonista della stagione precedente, suggerendo implicitamente le sue preferenze nel dibattito sulla leadership del partito socialdemocratico.

Questa prospettiva emerge in un contesto di significativi cambiamenti nei sondaggi, dove l’Unione mostra una crescita considerevole mentre la SPD registra un calo di consensi. Praticamente ora la SPD vale la metà della CDU, quindi, se vuole avere un ruolo politico, deve piegare la testa.

Ultimi sondaggi elettorali tedeschi (da Europelects)

Il punto derimente: il “Denaro dei cittadini”

Il nodo più controverso della proposta di Söder riguarda il “Denaro dei Cittadini” (Bürgergeld), una delle riforme più significative introdotte dalla SPD ed una specie di reddito di cittadinanza molto ricco e generoso, soprattutto con le famiglie con figli che perdono ogni incentivo a cercare un lavoro.

La sua posizione su questo tema rappresenterebbe, se attuata, un profondo tradimento dei principi socialdemocratici e del programma della SPD, che ha fortemente voluto questa decisione.

Söder ha definito questa misura di welfare come “il più grande errore mai commesso dalla SPD“, criticando aspramente il fatto che una famiglia con due figli che riceve il sussidio possa percepire più del reddito lordo di varie categorie di lavoratori, dai panettieri agli assistenti medici. Questo è inaccettabile per la CDU, ma sarà complicato tagliare questo denaro concesso ormai da oltre due anni.

Il cancelliere, e leader della SPD, Scholz

Il problema del divario salariale

La questione è supportata da dati concreti: uno studio dell’istituto ifo del 2024 conferma l’esistenza di un significativo divario tra beneficiari del sussidio e lavoratori. Per un single con un salario lordo di circa 2.000 euro, la differenza può variare tra 348 e 457 euro, a seconda dei costi dell’affitto.

Tuttavia, lo studio suggerisce una riforma del sistema piuttosto che un suo smantellamento, mirando a migliorare gli incentivi all’occupazione senza compromettere la protezione sociale. Insomma si può comunque fare in modo che i lavoratori vengano incentivati a svolgere la propria attività pur ricevendo delle integrazioni, ad esempio integrando in modo proporzionale alla remunerazione, ma cancellando il contributo solo per i redditi elevati.

Verdi RAUS

Söder mantiene una posizione fermamente contraria a possibili alleanze con i Verdi, descrivendoli come “i più lontani dalla nostra visione politica della società”. Questa posizione si distingue da quella della CDU, dove 12 delle 15 associazioni statali non escluderebbero una coalizione con i Verdi.

Anche se a livello di Land ci sono accordi CDU-Verdi, in questo momento questi ultimi sono estremamente impopolari e visti come dei moralisti che vogliono vietare tutto, dalla carne al riscaldamento, in modo massimalistico. Quindi lasciarli fuori da ogni accordo è un passo quasi obbligato.

 Implicazioni per il Futuro della Politica Sociale Tedesca

La proposta di Söder rappresenta una potenziale svolta nella politica sociale tedesca. L’eventuale smantellamento o significativa modifica del “Denaro dei Cittadini” segnerebbe non solo un allontanamento dalle politiche socialdemocratiche tradizionali, ma potrebbe anche ridefinire il rapporto tra welfare state e mercato del lavoro in Germania.

Non sarà facile far digerire alla SPD i tagli, anzi, se i partiti tedeschi, come gli altri, non fossero che delle pure maccine del potere, sarebbe nel loro interesse non accettare. Anche perché, a quel punto, la CDU avrebbe solo un’alternativa, l’accordo con AfD, che per ora viene visto come inaccettabile e sarebbe un enorme rospo da ingoiare. Nello stesso tempo però l’accordo con la CDU sarebbe l’ennesico caso in cui la sinistra rinnega la propria base elettorale.

Però le elezioni bisogna vincerle, e anche se i sondaggi sembrano piuttosto chiari in questo momento, gli elettori potrebbero anche decidere diversamente, soprattutto perché stanzi della solita zuppa.


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