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Analisi e studi

Germania e Italia: inflazione a terra. Non è un buon segnale

L’inflazione si abbassa in Germania e in italia, dove è quasi a zero. Un segno di un’economia che sta camminando rapidamente verso la crisi.

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Se l’inflazione cade, solo in teoria, sarebbe una buona notizia, ma solo in teoria. Purtroppo, in pratica,, l’inflazione è come la febbre per le persone: se è troppo alta si sta male, ma se si è freddi è perché si è morti.

Iniziamo a vedere l’inflazione teutonica. Il tasso d’inflazione annuale in Germania è sceso all’1,6% nel settembre 2024, al di sotto delle previsioni dell’1,7%, in calo rispetto all’1,9% di agosto, secondo le stime preliminari.

È stato il più basso dal febbraio 2021, a mostrare che l’effetto espansivo degli stimoli Covid ormai è ben dietro di noi. Il costo dei beni è diminuito dello 0,3%, dopo una lettura piatta in agosto, con un calo dei costi energetici (-7,6% contro -5,1%) che ha compensato un aumento più rapido dei prezzi dei prodotti alimentari (1,6% contro 1,5%).

Inoltre, l’inflazione dei servizi è scesa al 3,8% dal 3,9%.

Escludendo i generi alimentari e l’energia, il tasso di inflazione core è sceso al 2,7%, il più basso da gennaio 2022, dal 2,8%. Rispetto al mese precedente, l’IPC non ha registrato alcuna crescita, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%.

Nel frattempo, l’IPC armonizzato con l’UE è sceso all’1,8% su base annua, al di sotto del consenso dell’1,9%, ed è diminuito dello 0,1% su base mensile. Ecco il relativo grafico:

In Italia l’inflazione è andata ancora più in basso. Il tasso d‘inflazione annuale in Italia è sceso allo 0,7% a settembre 2024 dall’1,1% del mese precedente, leggermente al di sotto delle aspettative del mercato dello 0,8%, segnalando l’aumento più contenuto dei prezzi al consumo dall’inizio dell’anno.

I prezzi sono rallentati per l’energia regolamentata (10% rispetto al 14,3% di agosto) e sono scesi più rapidamente per l’energia non regolamentata (-11% rispetto al -8,6%), poiché il Paese ha continuato a garantire nuove fonti di approvvigionamento energetico dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. L’inflazione è rallentata anche per i servizi ricreativi e culturali (4% contro 4,5%) e per i servizi di trasporto (2,5% contro 2,9%).

Nel frattempo, l’inflazione di fondo è scesa all’1,8% rispetto all’1,9% del mese precedente. L’indicatore armonizzato con l’UE è sceso bruscamente allo 0,8%, in linea con la minore crescita dei prezzi di altri importanti membri dell’Eurozona, a sostegno delle scommesse su un prossimo taglio dei tassi da parte della BCE che, per l’Italia, sarebbe più che necessario, anche perché su base mensile siamo in deflaizone al -0,2%.

Ecco il relativo grafico

Se una persona ha una temperatura sotto i 35 gradi o è avviata ll’ibernazione o è morta. Allo stesso modo l’inflaizone troppo bassa è tipica di una situazione in cui i consumi non sono sufficienti ad alimentare la crescita economica. Il fatto che vi sia un surplus elevato di bilancia commerciale fa sopravvivere l’industria, ma anche indica che non vi è una domanda sufficiente interna perché i redditi sono troppo bassi.

Questo però non viene compreso dalla UE e quindi non passa neanche in italia. Il benessere dei cittadini e della società in genrale è una sorta di accessorio per Bruxelles.

 


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