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GERMANIA DISPONE 130 MILIARDI DI AIUTI COVID. La Merkel fa, Conte sempre farà……..
Arriva un nuovo piano di aiuti ai consumi ed alle aziende della Merkel, e si presenta piuttosto consistente. Non nel numero di pagine che lo compone, solo 15 invece delle 470 del “Decreto Rilancio”, ma molto più succoso. Vediamo i punti fondamentali:
- Riduzione temporanea dell’IVA . per rilanciare i consumi interni si è deciso di investire circa 20 miliardi di euro in un taglio IVA temporaneo. In particolare, dal 1 ° luglio al 31 dicembre 2020, l’aliquota IVA deve essere ridotta dal 19 percento al 16 percento e l’aliquota ridotta dal 7 percento al 5 percento. L’aliquota ridotta si applica ai beni di uso quotidiano come il cibo;
- Bonus Bebè. È previsto un bonus una tantum di 300 euro per bambino. Stranamente il bonus verrà tassato, ma non conteggiato ai fini della sicurezza sociale. Aiuti anche alle strutture, quali scuole, centri estivi ed asili nido, per ristrutturazioni e miglioramenti sanitari;
- Contributi più elevati per le auto elettriche . Il finanziamento del governo federale per l’attuale “bonus ambientale” dovrebbe passare da 3.000 a 6.000 euro entro la fine del 2021 per i veicoli elettrici con un prezzo di listino netto fino a 40.000 euro. Questo aiuto pubblico dovrebbe essere accompagnato da un contributo dei produttori. La SPD ha rifiutato qualsiasi aiuto per le auto poco inquinanti, ma convenzionali.
- Sovvenzione sull’energia elettrica a carico del bilancio federale. L’incremento delle tasse sull’elettricità introdotte per favorire la transizione verde. Attualmente il prelievo che i cittadini pagano attraverso la bolletta elettrica è di 6,76 centesimi, ma calerà a 6,5 centesimi il prossimo anno. Invece così si rischia un aumento in futuro;
- 2,5 Miliardi a Deutsche Bahn per il trasporto locale ferroviario, 5 miliardi di ricapitalizzazione totale;
- 6 miliardi ai comuni per compensare le perdite di entrate e mantenere costanti i servizi.
- “Garanzia sociale 2021”. Fiscalizzazione dei contributi sociali pagati dalle aziende che passeranno in parte sulle spalle dello stato.
- 25 miliardi di contributi alle aziende, dati in modo settoriale. Alle aziende del settore turistiche verrà fornita una copertura completa dei costi operativi per tre mesi e fino a 150 mila euro.
Un piano rapito, di azione immediata, ambizioso in certe parti, incerto in altre. Vorrei far notare alcune osservazioni:
- la differenza del prezzi al dettaglio fra Germania ed altri paesi europei rischia di diventare consistente, troppo consistente. Con l’Italia la differenza diventa già del 6%, un livello che può influenzare il processo di acquisto. Sembra quasi che la salvezza del retail tedesco sia ricercata nell’accaparrarsi le vendite dei vicini. Inoltre cala il contributo alla UE, pari (solo per la Germania, gli altri pagano il doppio) allo 0,15% delle entrate IVA;
- la spinta sulla mobilità elettrica diventa consistente, con oltre il 15% su auto da 40 mila euro o più su auto di valore inferiore. Si vuole accelerare la conversione tedesca;
- si abbassa il “Cuneo fiscale” che in Germania è pesante come in Italia;
- si comprende che la transizione verde, in questo momento, è solo un peso…
Comunque fatti, ed immediati, non parole. La Merkel fa, Conte farà. Una bella differenza.
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