Attualità
GENNAIO-AGOSTO 2014: DISCRETO CALO DELLE ENTRATE (MA LA P.A. SI RICORDA DI AVER GIA’ RISOLTO TALI PROBLEMI NELL’800 CON LA TASSA SUL MACINATO)
In questo comunicato stampa si segnala l’andamento delle entrate dirette ed indirette ad agosto 2014, che sono tra loro esattamente opposte:
Le entrate sono: 266.060 milioni di euro (–0,4%, pari a –1.050 milioni di euro – sul 2013).
IMPOSTE DIRETTE (142.603 milioni di euro, in diminuzione del 3,5%, -5,158 milioni di euro sul 2013)
L’IRPEF presenta una leggera variazione negativa dello 0,8% (–928 milioni di euro), data dal calo delle ritenute sui redditi
– dei dipendenti del settore privato (–0,8%),
– dei dipendenti del settore pubblico (–1%)
– dei lavoratori autonomi (–2,5%),
parzialmente compensati dall’aumento dei versamenti in autoliquidazione (+0,8%).
L’IRES mostra un calo del 18,7% (–3.531 milioni di euro), per minori versamenti a saldo 2013 e in acconto 2014, di banche e assicurazioni, a seguito incremento acconto 2013 (fissato al 130%).
IMPOSTE INDIRETTE (gettito di 123.457 milioni di euro, incremento del 3,4%,+4.108 milioni di €).
Cresce il gettito IVA del 3,2% (+2.159 milioni di euro).
– IVA sugli scambi interni del 4,1% (+2.431 milioni di euro) e,
– si riduce ulteriormente del -2,7% il differenziale negativo della componente dell’IVA sulle importazioni da Paesi extra-UE (era –3,4% nel periodo gennaio-luglio), rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Tra le altre imposte indirette si segnala il maggior gettito per le accise su:
– prodotti energetici (oli minerali) pari al+6,8% (+1.017 milioni di euro),
– gas naturale per combustione del 18,6% (+451 milioni di euro)
– energia elettrica e addizionali pari a 18,2% (+277 milioni di euro).
ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO
Continua l’andamento favorevole del gettito relativo alle entrate tributarie derivanti dall’attività di accertamento e controllo, che risulta in crescita del 14,2% (+681 milioni di euro).
Direi che un Ministero che annuncia felicemente il fatto di aver conseguito buone entrate nonostante la crisi perdurante nel paese è assolutamente indice di uno stato che è al servizio dei cittadini! …Si! Come no!
Comunque c’è poco da stare allegri, le entrate statali da imposizione diretta sono in netto calo eppure lo stato non ha abbassato la tassazione, viceversa aggravando di una maggior iva molti beni determina un continuo impoverimento dei cittadini.
Ci siamo, siamo ritornati alle violente imposizioni tipiche della prima parte dell’esistenza dello stato italiano, ai tempi di QUINTINO SELLA, quello noto per la TASSA SUL MACINATO!
Vergognatevi, politici e burocrati di stato, siete riuscita a far ripiombare la più bella civiltà del mondo in pieno ottocento!
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