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Gazprom taglierà di nuovo il gas all’Europa occidentale riducendolo al 20% delle forniture massime

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La russa Gazprom ha dichiarato lunedì che ridurrà ulteriormente i flussi di gas naturale attraverso Nord Stream 1 verso l’Europa al 20% della capacità, citando le riparazioni delle attrezzature.

La società statale russa ha twittato che avrebbe ridotto “la portata giornaliera” del gasdotto Nord Stream 1 verso la Germania a 33 milioni di metri cubi a partire da mercoledì. Il capo del regolatore di rete tedesco ha confermato la riduzione.

“Il dimezzamento della portata del NordStream1 è stato annunciato per dopodomani”, ha twittato Klaus Mueller.

La notizia arriva dopo che lunedì Gazprom ha sollevato dubbi sul ritorno di una parte che è stata al centro di tensioni sulle forniture di gas naturale attraverso il gasdotto, affermando di non essere soddisfatta dei documenti ricevuti.

L’azienda ha ridotto il flusso di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1 del 60% a metà giugno, adducendo presunti problemi tecnici alle apparecchiature che il partner Siemens Energy aveva inviato in Canada per la revisione e che non potevano essere restituite a causa delle sanzioni per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Quindi la turbina è rientrata in Germania e poi in Russia, ma ora Gazprom si dice insoddisfatta della documentazione e , in questo caso, la carta evidentemente genera gas, o almeno fornisce dei pretesti.

Il Canada ha poi permesso che la turbina per una stazione di compressione all’estremità russa dell’oleodotto venisse consegnata in Germania. È lì che il governo tedesco ha detto che si trovava la scorsa settimana.

Il suo ritorno in Russia si è trasformato in una lunga saga, sottolineando le tensioni per la guerra e sollevando la possibilità che il gas fluisca ancora meno attraverso il gasdotto sotto il Mar Baltico verso la Germania. Il gas viene utilizzato per far funzionare l’industria, generare elettricità e riscaldare le case durante l’inverno, e le preoccupazioni per una possibile recessione aumentano se l’Europa non risparmia abbastanza gas e si rende necessario un razionamento per superare i mesi freddi.

La Germania ha respinto la spiegazione tecnica di Gazprom per la riduzione del gas, affermando più volte che si trattava solo di un pretesto per la decisione politica del Cremlino di seminare incertezza e far salire ulteriormente i prezzi dell’energia. La Germania ha affermato che la turbina era una sostituzione che avrebbe dovuto essere installata solo a settembre. Però queste affermazioni, in  realtà, non cambiano lo stato delle cose: la Russia ha nelle sue mani la Germania e ci gioca come il gatto in il topo. Può letteralmente schiacciarla premendo un pulsante, ma per ora è molto più conveniente spremerla come un limone, mandando poco gas e lanciando i prezzi alle stelle. Il bello è che è stato il governo tedesco a mettersi da solo nell’angolo!!!

 


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