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Gas Russo: niente flusso da Yamal. L’Ucraina chiede di chiudere i flussi dai propri gasdotti

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Giovedì i flussi di gas naturale dalla Russia alla Germania attraverso il gasdotto Yamal si sono fermati in direzione ovest, secondo i dati dell’operatore del gasdotto Gascade citati da Reuters.

I flussi di gas naturale dalla Russia sul gasdotto Yamal-Europa attraverso la Bielorussia verso la Polonia e la Germania sono stati variabili e dalla fine di dicembre si dirigono principalmente verso est dalla Germania alla Polonia. Niente dalla Russia.

Nel quarto trimestre del 2021, una fornitura di gas naturale russa all’Europa volatile e inferiore a quella normale ha contribuito alla crisi energetica in Europa, che all’inizio dell’inverno ha registrato i livelli di stoccaggio del gas ai più bassi degli ultimi dieci anni. Di conseguenza, i prezzi del gas e dell’elettricità sono aumentati in Europa. Ma non tanto quanto l’impennata del prezzo del gas naturale degli ultimi giorni, dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina la scorsa settimana, con ogni record.  Il prezzo di 199 euro a MW/h. Un record mai visto in europa. Si dava già per scontato che il flusso di gas si sarebbe interrotto, esattamente come è accaduto.

Giovedì mattina, il prezzo di riferimento del gas naturale in Europa è salito a un’impennata toccando un nuovo record per il secondo giorno consecutivo, scambiato all’equivalente di $ 360 al barile di petrolio, mentre aumentano le preoccupazioni per l’interruzione dell’approvvigionamento di gas russo.

Il prezzo del gas presso l’hub olandese TTF, il prezzo del gas di riferimento per l’Europa, è balzato presto giovedì ad Amsterdam per scambiare a $ 221 (199,99 euro) per MWh, un nuovo massimo storico. Questo ha battuto il record di mercoledì di $ 215 (194 euro) per megawattora.

L’Unione europea potrebbe essere in grado di ridurre la sua dipendenza dal gas naturale russo di oltre un terzo entro un anno rivolgendosi ad altri fornitori e utilizzando altre fonti di energia, ha affermato giovedì l’Agenzia internazionale dell’energia (AIE).

“Nessuno si fa più illusioni. L’uso da parte della Russia delle sue risorse di gas naturale come arma economica e politica mostra che l’Europa deve agire rapidamente per essere pronta ad affrontare una notevole incertezza sulle forniture di gas russe il prossimo inverno”, ha affermato in una nota il direttore esecutivo dell’AIE Fatih Birol.

Si è dovuti giungere davanti all’evidenza perchè finalmente i governanti dell’Europa occidentale comprendessero il proprio errore colossale. A pagare per questi calcoli sbagliati, o volutamente errati, saranno i cittadini europei. 


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