Attualità
Gas e Luce: caos sui mercati che non lascia presagire nulla di buono
Oggi è stata una giornata d’inferno sui mercati energetici, una situazione che non si capirebbe se non tenessimo conto che i mercati non ragionano tanto sul “Ora”, ma su quello che sarà “Domani”. Questo, secondo appunto i mercati, si presenta molto fosco.
Iniziamo dal GAS. I prezzi sono andati alle stelle, stabilendo dei record che hanno superato quelli di novembre 2021.
La situazione è previsionale sulla scarsità di gas, perché attualmente il gas sta arrivando in modo copioso, forse come non mai neppure quest’inverno. Non solo dai gasdotti ucraini, ma anche dal famoso Yamal, che passa attraverso la Bielorussia e che si è riempito di nuovo di gas, come non accadeva da prima di Natale.
2-Mar-22: Russia #natgas flows to Europe on 1 Mar highest since 17-Dec, as westwards renoms at Mallnow (Yamal-Europe) move higher to 22mcm. Ukraine again delivers at 109mcm SoP capacity limit. For Wed, Ukraine again noms at full flow, with Velke still set to receive 83mcm. #TTF
— Tom Marzec-Manser (@tmarzecmanser) March 2, 2022
Quindi perché il gas è impazzito? Appare evidente che ci sono due motivi, uno naturale e uno meno:
- il mercato avverte che il gas oggi c’è, domani potrebbe non esserci, per cui copre questo rischio altissimo mandando il prezzo alle stelle. Siamo in un momento di forte squilibrio che , in un modo o nell’altro, tenderà a un nuovo equilibrio nell’arco di qualche settimana. Il problema è quale sarà questo nuovo equilibrio;
- la “Guerra economica” della UE passa dalla distruzione della ricchezza, che si attua in modo molto efficiente elevando i prezzi. Quindi questo è un metodo brutale per far calare la dipendenza dal gas russo.
Ovviamente il pezzo dell’elettricità sta salendo fortemente, con un PUN (Prezzo unico nazionale) e MW/h domani sopra i 390 euro
Il governo, in caso di emergenza gas, ha un piano che prima chiude le forniture cosiddette “Volontarie”, di operatori che accettano il taglio del gas pagando un prezzo minore, quindi alle industrie in generale, quindi taglia le forniture alle famiglie. Però non temetelo, perché il sistema economico sarà già andato in bancarotta.
Purtroppo nel brevissimo c’è poco da fare, ma il fatto che arriva la primavera e che comunque, per ora, il gas stia fluendo, fa guadagnare tempo. Poco, perché in quattro mesi bisogna ripensare una politica energetica e, personalmente, vedo ben poca lucidità sulla materia….
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