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Energia

Fukushima: drone riesce a raggiungere le barre fuse di combustibile nucleare per la prima volta. Intanto quarto scarico di acqua leggermente radioattiva

La TEPCO è riuscita a far entrare nei siti dei reattori danneggiati dal maremoto del 2011, doove si trovano ancora le barre di comustibile fuse e altamente raddioattive. Inoltre si è proovveduto al rilascio di acqua debolmente radioattiva utilizzata nel raffreddamento dell’impianto e contenten ancora l’isotopo dell’idrogeno trizio.

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Centrale di Fukushima
Centrale di Fukushima

Un drone abbastanza piccolo da poter essere tenuto in mano ha volato all’interno di uno dei reattori danneggiati della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, mercoledì, nella speranza di poter esaminare alcuni detriti di combustibile fuso nelle aree in cui i robot precedenti non sono riusciti ad arrivare.

Quando avvenne il disastro del 2011 all’interno dell’impianto il reattore era in funzione, quindi vi erano le barre di combustibile atomico all’interno del reattre. Quando lo tsunami causò l’interruzione nel funzionamento degli impianti di raffreddamento e, successivamente, il raggiungimento di altissime temperature, le barre di materiale fissile si fusero e anche si fuse parte della struttura.

Questo ha lasciato una certa quantità di materiale fortemente radioattivo le loco dove si trovavano i reattore, Mentre esternamente le scorie sono stare ripulite, tanto che le radiazioni sono al di sotto dei limiti previsti dalla legislazione giapponese, l’interno del reattore, dove si trovava il materiale fissile, è ancora così radioattivo da non aver permesso nessuna attività di risanamento. Inizzialmente si prevedeva di racccogliere i detriti dal 2021, ma covid e problemi tecnici hanno rinviato questo tipo di operazioni. Sicuramente dovrà essere utilizzato qualche tipo di robot, come a Three Miles Island, per rimuovere le barre di carburante fuse.

La Tokyo Electric Power Company Holdings ha inoltre iniziato a rilasciare in mare il quarto lotto di acque reflue radioattive trattate e diluite dell’impianto mercoledì. Il governo e la TEPCO, l’operatore dell’impianto, affermano che l’acqua è sicura e che il processo è monitorato dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, ma gli scarichi si sono scontrati con la forte opposizione dei gruppi di pescatori e con un divieto cinese sui frutti di mare giapponesi.

Un terremoto di magnitudo 9.0 e uno tsunami nel marzo 2011 hanno distrutto i sistemi di alimentazione e di raffreddamento dell’impianto, causando la fusione di tre reattori. Il governo e la TEPCO hanno in programma di rimuovere l’enorme quantità di combustibile nucleare fuso, mortalmente radioattivo, che rimane all’interno di ogni reattore: un processo di smantellamento difficile che è già stato ritardato per anni e che si è arenato a causa di ostacoli tecnici e della mancanza di dati.


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