Frontex: solo l’8% dei migranti clandestini sono donne

L’anno scorso, la stragrande maggioranza dei migranti introdotti clandestinamente nell’Unione europea erano uomini, con una percentuale di donne pari solo all’8%, ha affermato l’Agenzia europea per le frontiere Frontex nel suo rapporto di analisi dei rischi 2023-2024.

In quelli che Frontex definisce “ingressi clandestini”, il gruppo principale di cittadini era quello afghano (33%) seguito da siriani (15%) e turchi (10%).

Il rapporto Frontex avverte inoltre che gli ingressi illegali probabilmente aumenteranno ulteriormente il prossimo anno:

“Molti elementi suggeriscono che gli ingressi clandestini potrebbero aumentare nel prossimo anno in linea con la prevista maggiore pressione migratoria alle frontiere esterne dell’UE in generale” “Allo stesso tempo, l’aumento del traffico di veicoli in determinati valichi di frontiera (per non parlare del possibile cambiamento delle circostanze durante l’attraversamento dei valichi di frontiera terrestri durante l’introduzione del sistema di ingresso-uscita) aumenta le possibilità che i migranti clandestini non vengano rilevati, spesso in condizioni di pericolo di vita. e condizioni disumane”.

Il rapporto sottolinea inoltre che gli immigrati clandestini provengono da paesi (soprattutto Afghanistan e Siria) “dove ci si può aspettare uno dei maggiori aumenti dei movimenti verso l’Europa”.

Frontex ha inoltre affermato che oltre all’immigrazione clandestina, c’è stata anche una proliferazione delle reti di traffico di droga nell’Unione Europea, con sequestri di droga segnalati nel 2022 pari a 1.898 casi e 252 tonnellate di droghe illecite. Del resto chi non fa un lavoretto secondario per pagarsi il viaggio?

Per anni, i critici dell’immigrazione di massa hanno notato che la maggior parte dei migranti illegali che arrivano in Europa sono maschi in età da combattimento, in netto contrasto con la maggioranza delle donne che provenivano dall’Ucraina allo scoppio della guerra.

Inoltre, la stragrande maggioranza di questi uomini sono migranti economici che non fuggono da guerre o persecuzioni. Però questo non si può dire, altrimenti le ONG si arrabbiano, per loro partono tutti dalla guerra…