Attualità
Francoforte: l’amministrazione “Di sinistra” privatizza l’edilizia sociale
Le norme per le ristrutturazioni ecologiche, unito alla sempre presente austerità, sta portando ad una crisi degli affitti a costi contenuti in Germania.
Fino a qualche anno fa le città come Francoforte acquistavano appartamenti sfruttando il diritto di prelazione per pubblica utilità, per poi darli in affitto a prezzi socialmente accettabili. Purtroppo questo non è più possibile, anzi i comuni non hanno più i soldi neanche per ristrutturarli, per cui sono costretti a privatizzarli. Anchegli aiuti sociali in Germania sono sacrificati sull’altare del risparmio da un lato e dell’evoluzione per il risparmio energetico.
Le case devono essere privatizzate anche se il comune è di sinistra
Quindi, secondo il criterio amministrativo tedesco, ormai non si possono più acquistare case da privati per darle come affitto sociale., anzi biosgna anche cedere le case esistenti per risparmiare e non effettuare ristrutturazioni. Il problema è che, tecnicamente, non si potrebbero vendere le proprietà comunali, per cui ci si accontenterà di cedere, in concessione, il diritto di superficie a società private che poi provvederanno e ristrutturare e a rimettere sul mercato la casa, ovviamente non a canone ridotto.
La coalizione a Francoforte è composta da Verdi, SPD, FDP e Volt, quindi si presenta come una coalizione fortemente di sinistra, e si dice consapevole del problema. Per risolverlo si proporrà di eliminare i posti vuoti rimanti, pressando maggiormente i poveri nelle case ad affitto sociale, e quello di affidarne la gesione… a una società privata che, fra l’altro, non esiste neppure, ma dovrà essere costituita, da privati, ad hoc. Per fortuna che c’è la sinistra dei Verdi e della SPD al governo, chissà cosa avrebbero potuto fare i conservatori.
La società pubblica che si occupa degli immobili si lamenta che non riesce a curare tutti gli immobili di proprietà pubblica. Ovviamente nessuno pensa a rafforzarla, per cui la soluzione della sinistra è quella di vendere ai privati. Poi non bisogna restare stupiti se, anche su quel lato, sorgono dei movimenti alternativi che vogliono contestare la sinistra consolidatasi negli ultimi 30 anno. Se questa è la sinistra, che differenza c’è con la destra?
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