Seguici su

Energia

Francia: martedì ci sono stati prezzi elettrici negativi, e non è un bel segno

La produzione combinata di energia nucleare e rinnovabili, con forti venti, con una domanda industriale e civile scarsa, ha mandato i prezzi in negativo. Non c’è però di che stare allegri

Pubblicato

il

I prezzi dell’energia elettrica in Francia sono diventati negativi per ore martedì mattina, a causa della domanda tiepida in un’economia in difficoltà e dell’aumento della generazione di energie rinnovabili.

La generazione combinata del nucleare deI prezzi dell’energia elettrica intraday in Francia sono stati scambiati a -22,25 dollari (-20 euro) per megawattora (MWh) sulla borsa Epex Spot, secondo i dati compilati da Bloomberg.Finora quest’anno, la domanda di energia elettrica della Francia ha superato le previsioni dell’operatore di rete RTE, poiché l’economia francese ed europea sta registrando una crescita minima, se non nulla.

La Francia, che ricava circa il 70% della sua elettricità dall’energia nucleare, è tornata l’anno scorso al primo posto tra gli esportatori netti di energia elettrica in Europa, grazie al ritorno della sua flotta nucleare dalla manutenzione e alla minore domanda interna. Anche con alti livelli di esportazione di elettricità, la fornitura di energia elettrica in Francia è destinata a superare la domanda per diverse ore martedì.

I mercati europei dell’elettricità all’ingrosso hanno registrato prezzi zero o negativi per il maggior numero di ore di quest’anno, a causa dell’aumento della generazione di energia rinnovabile e dello squilibrio tra l’offerta e la domanda di energia solare.
I prezzi negativi si verificano quando l’offerta di elettricità è superiore alla domanda, uno scenario che diventa sempre più frequente man mano che l’Europa continua la sua spinta aggressiva verso le energie rinnovabili.

Il numero di ore negoziabili in cui i prezzi dell’energia elettrica sono stati pari a zero o negativi è aumentato quest’anno nei principali mercati dell’energia all’ingrosso, tra cui Germania, Francia, Paesi Bassi, Spagna, Finlandia e Svezia meridionale, secondo i dati LSEG citati da Reuters.

I prezzi zero o negativi dell’energia all’ingrosso hanno iniziato a rallentare gli investimenti nelle aggiunte di capacità e a rendere necessari maggiori investimenti nell’accumulo di energia, grazie al quale i produttori di energia eviterebbero di interrompere la produzione di elettricità o di dover pagare per scaricare l’elettricità.

La rapida espansione della capacità eolica e solare sta rimodellando il panorama energetico del continente. Nei giorni in cui entrambe le fonti generano ad alti livelli, il mercato può saturarsi di energia a basso costo, facendo scendere i prezzi fino a farli diventare negativi. Se da un lato questo va a vantaggio dei consumatori nel breve termine, dall’altro evidenzia le sfide della gestione di una rete energetica sempre più dipendente da fonti rinnovabili intermittenti.

Il problema è che se si consuma poca energia è perché l’economia francese non sta andando bene e la produzione industriale non è proprio brillante, anche all’estero, dove l’energia potrebbe essere esportata. Quindi c’è ben poco da festeggiare.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento