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Francia: gli agricoltori respingono le proposte del primo ministro Attal, bloccano strade e concimano comuni

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Il primo ministro francese Attal, dall’alto della sua esperienza parigina, ha cercato di placare le proteste degli agricoltori francesi, che stanno bloccando con le loro proteste molte autostrade, il tutto con l’appoggio di larghe fasce della popolazione e di diverse categori produttive.

Cosa ha proposto Attal alla FNSEA, l’organizzazione che raccoglie tutte le associazioni degli imprenditori agricoli francesi dopo giorni di trattative? 

La proposta del primo ministro si vorrebbe muovere su tre filoni.

  • Agire in difesa dei redditi;
  • Semplificare e rendere più facile la vita degli agricoltori
  • preparare il futuro della nostra agricoltura.

In pratica il governo ha proposto dieci misure di semplificazione che dovrebbero iniziare da domani, sabato 27 gennaio, dalla velocizzazione delle autorizazioni dei bacini idrici con presunzione d’urgenza se deve pronunciarsi la magistratura, controlli sugli agricoltori solo una volta all’anno e compiuti da agenti non armati, oltre a una serie di semplificazione sulle norme sulla cura dell’agricoltura.

Dal punto di vista economico il governo ha promesso di non aumentare il gasolio non stradale, quello a uso ogricolo, e
Questo argomento è stato al centro delle ire degli agricoltori: la modifica della tassazione sul gasolio non stradale (GNR), il carburante utilizzato, tra l’altro, dai trattori agricoli e che era progressivamente aumentato e avrebbe dovuto aumentare ulteriormente.

Al contrario il governo ha promesso dei controlli molto duri per la legge Egalim, che pone degli obblighi sugli acquisti delle mense pubbliche. Inoltre Attal ha garantito la propria decisa opposizione alla firma dell’accordo con il MERCOSUR, l’organizzazione dei paesi del Sud America che, ovviamente, sarebbero concorrenti dei produttori francesi, soprattutto nel settore della carne.

Altre semplificazioni sono promesse nel settore della PAC, ma sono tutte promesse

Le proposte sono state respinte

FNSEA ha però respinto le proposte del primo ministro Attal. Non aveva scelta, anche perché gli agricoltori erano e sono completamente contari a qualsiasi accordo con il governo. Per loro la misura è veramente colma. Le azioni di protesta sono proseguite e durissime. La prefettura di Agen è stata sommersa con 17 mila litri di letame

 

 Anche in serata gli agricoltori hanno mantenuto il blocco, anzi lo hanno reso ancora più stretto

 

Proseguono poi i blocchi autrostradali

Anche raffinerie e centri di distribuzione commerciali sono nel mirino dei manifestanti, in una situazione in cui si punta ad un blocco totale. Il governo ha iniziato a  cedere, ma dovrà concedere molto di più ai manifestanti, anche se ormai la protesta sembra di sistema, contro un’evoluzione delle Francia e della UE che ha ridotto ai margini i produttori agricoli, ridotti a umiliarsi e vivere di PAC, di aiuti pubblici, invece che del lavoro delle proprie braccia. Chi però può spiegare il concetto di dignità a Parigi e a Bruxelles ?

 


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