Francia e Germania affermano di avere l’accordo sulle norme di bilancio. Un motivo in più per non firmarlo

Francia e Germania hanno raggiunto un accordo “al 100%” su come riformare le regole fiscali dell’Unione Europea, ha dichiarato martedì il Ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire dopo la conclusione dei colloqui con il suo omologo tedesco. La notizia è stata riportata da Reuters. 

I due paesi più grandi dell’UE sono stati in disaccordo su come sostenere gli investimenti quando i deficit di bilancio superano il limite dell’UE. Gli altri Stati membri, che si sono riuniti in due schieramenti dietro Parigi e Berlino, stanno
Le Maire e il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner volevano concordare una posizione comune franco-tedesca prima di un incontro più ampio con le loro controparti dell’UE mercoledì, probabilmente l’ultima possibilità di raggiungere un accordo prima della fine dell’anno.

“Questa sera abbiamo raggiunto un accordo al 100% con Christian Lindner sulle nuove regole del Patto di Stabilità e Crescita”, ha dichiarato Le Maire in un post su X dopo i colloqui di Parigi.

Ha aggiunto che l’accordo, giunto dopo mesi di negoziati, è “un’ottima notizia per l’Europa, che garantisce finanze pubbliche e investimenti sani”.

In un post su X, Lindner ha dichiarato di essere d’accordo sugli “elementi chiave” delle regole di bilancio dell’UE, citando in particolare le “garanzie per la riduzione dei deficit e dei livelli di debito, gli incentivi per le riforme e gli investimenti”.

Nessuna però delle due parti ha voluto svelare cosa contenga questo accordo, come sia riuscita a mettere d’accordo una parte che voleva un obbligo al surplus di bilancio reale, con il calo del debito tutti gli anni, e, dall’altra parte , chi voleva ampissime esenzioni per gli investimenti. Sicuramente il fatto che entrambi i politici siano parte del gruppo europeo liberale ha aiutaato a raggiungere l’accordo.

Il fatto che le due parti presentino l’accordo come un fatto compiuto fa, francamente, dubitare che questo patto sia equilibrato verso tutte le parti, e fa ritenere che, come sempre, le due potenze si siano occupate del proprio interesse, ma abbiano ignorato, o calpestato, quelli degli altri. Francamente l’annuncio dell’accordo rischia non di risolvere il problema, ma di consolidare le posizioni opposte.

Se Germania e Francia pensano di dominare la UE senza ascoltare gli altri paesi rischiano di essere presto smentiti.