Attualità
FLEXIMAN CONTRO LE CBDC di Gianmarco Landi
Un ‘pericoloso’ energumeno si aggira in America togliendo il sonno alle élite globaliste di tutto il Pianeta: Donald Fleximan Trump. L’uomo più odiato dai guru della Globalizzazione è attualmente impegnato nelle primarie del Partito Repubblicano in New Hampshire, e come ogni eroe che si rispetti partecipa ad un’avvincente competizione che lui sicuramente stravincerà, a prescindere da qualsiasi cosa di brutto e scorretto i suoi depravati nemici si inventeranno per fermarlo.
Trump la scorsa settimana ha promesso di ‘segare’ il progetto delle CBDC, cioè di non consentire l’uso di una valuta digitale programmabile a cura delle Banche centrali, poiché essa “conferirebbe al governo finanziario e politico il controllo assoluto dei nostri soldi”, ha affermato il 45° Presidente USA. Il supereroe del Politicamente Scorretto vituperato in lungo e largo dai professionisti dell’informazione prostituita, ha fatto partire le sue lame rotanti contro i mostri finanziari e i loro piani di soppiantare il denaro comunemente inteso con le Central Bank Digital Currency. Giovedì della scorsa settimana Trump ha spiegato che “questa iniziativa delle banche centrali sarebbe una pericolosa minaccia alla Libertà, e perciò noi metteremo in atto forti protezioni per impedire alle banche e ai regolatori di poter de-bankare le persone, cioè bloccarle finanziariamente per le proprie convinzioni politiche o comportamenti personali”. Il proposito di tagliare le infrastrutture che le Banche Centrali stanno allestendo in ottica Agenda 2030, ha riscosso fragorosi ovazioni da parte dei militanti repubblicani, giunti a Portsmouth da tutto il New Hampshire per supportare Trump in dimensioni e termini mai accaduti in favore di un politico americano.
L’affondo di Trump al cuore del Sistema Finanziario è arrivato poche ore dopo che un suo uomo alla House, il deputato Jim Jordan, aveva rivelato che le agenzie federali avevano controllato arbitrariamente i flussi finanziari del Partito Repubblicano cercando le corrispondenze concrete a parole sensibili come “MAGA” e “Trump” nel software del sistema bancario. Se il potere burocratico verticale agisce già in questo modo abusivo a scapito del partito che ha la maggioranza nel più grande ramo del Congresso, è lecito chiedersi cosa potrebbe accadere a danno delle persone comuni qualora avesse ancora più forza coattiva e possibilità di controllo, cioè qualora le Central Bank Digital Currency fossero adottate?
Il vicegovernatore della Banca Centrale francese (un dominio assoluto della famiglia Rothschild dalla sconfitta di Napoleone in poi) Denis Beau, aveva parlato in Europa delle CBDC come del “catalizzatore per migliorare i pagamenti transfrontalieri consentendo la costruzione di un nuovo moderno sistema monetario internazionale”, ma secondo Trump e chiunque abbia capito concretamente cosa sia in atto all’ombra dell’Agenda 2030 dettata dal World Economic Forum di Davos, si tratterebbe di strumenti di controllo, oppressione e resa in schiavitù.
Per valutare l’importanza della ‘guerra’ alle CBDC iniziata da ‘Fleximan’ Trump non bisogna limitarsi all’ottica della tutela della privacy, un aspetto significativo ma minore, e bisogna invece considerare il ruolo centrale che il denaro gioca nella nostra vita quotidiana. Le CBDC fornirebbero non solo una finestra per gli abusi e le prevaricazioni del gruppo sociale più forte a scapito di quelli più deboli, ma una vera e propria camicia di forza alla libertà personale volta a cancellare la Proprietà Privata e poi a realizzare un governo totalitario mondiale di impronta comunista. Le CBDC costituirebbero lo svuotamento della Proprietà Privata, cioè del diritto di godere e disporre dei propri beni in maniera piena ed esclusiva, un piano che in Italia sarebbe palesemente anticostituzionale ma concretamente possibile, atteso che le istituzioni repubblicane abbiano dimostrato di essere del tutto incapaci di avversare la volontà di potenza delle élite del WEF.
Nei primi due anni del decennio programmato dall’Agenda 2030, durante l’oscurantismo della Pandemia di Covid-19, così come Huxley ci aveva avvertito con la sua letteratura distopica incentrata sul nazismo realizzato grazie al giustificativo del preminente motivo sanitario, abbiamo potuto maturare contezza sulla reale saldezza dei Principi costituzionali in Italia. A seguito di un’emergenza sanitaria creata artatamente con la fuoriuscita di agenti patogeni da un laboratorio dell’OMS e con l’imposizione di protocolli sanitari grandemente sbagliati, abbiamo visto tutti i principi costituzionali bellamente divelti dal nostro vivere civile, grazie a comportamenti commissivi ed omissivi di governanti, di presidenti di regione, di magistrati e di forze di polizie, tutti avvinghiati tra loro in un’orgia mediatica di libidinose strilla lanciate per la depravata lussuria del Politicamente Corretto. Per questi motivi la minaccia proveniente dalla Banche Centrali è da prendere molto sul serio, mentre tutti i ‘Fleximan’ a vario livello, sono da elevare al rango di eroi popolari.
Le valute digitali programmabili delle banche centrali sono il culmine delle realizzazioni previste dall’Agenda 2030, e fanno parte di una evidente strategia di lotta al contante, il quale avendo una dimensione fisica riduce la possibilità di controllo ed esproprio, altrimenti possibile attraverso un processo di de-materializzazione del denaro e perciò dei diritti sottoposti a forma digitalizzata. La società senza contanti viene spacciata come buona all’insegna della promessa di fornire un’alternativa sicura e più impegnata a fermare i pericolosi criminali, tra cui in primis gli evasori fiscali. In Italia questi ‘Fleximan’ delle Tasse sono parzialmente sfuggiti al loro destino di fallimento, di miseria e inoperatività causata da un’oppressione burocratico statale ordinata dalle élite del WEF di Davos. Dietro a queste apparenti necessità di lotta alla evasione fiscale, si profila un regime di potere verticale non solo volto a monitorare la spesa dei consumatori e gli adempimenti fiscali, ma finanche ad orientare i comportamenti degli esseri umani in ragione di interessi particolari ed élitari. Le economie digitali improntate in questo ripido senso verticale, renderebbero ancora più facile la vita alle banche centrali, che sarebbero sempre più capaci di realizzare politiche monetarie manipolative atte a divaricare la forbice di ricchezza tra poche migliaia di multimiliardari di dollari, i padroni del Mondo, e tutti gli altri miliardi persone sempre più rese schiave attraverso una più potente tecnocrazia digitalizzata.
Le CBDC apparentemente sembrano inevitabili, così come in alcuni comuni d’Italia pagare il ‘pizzo’ agli autovelox per i limiti di velocità abbassati all’insostenibile lentezza. In effetti tutte le banche centrali stanno istallando le infrastrutture per le CBDC e poiché il sistema finanziario occidentale è oberato di debiti e quindi in precario equilibrio sull’orlo di un precipizio, sembra che nessuno possa mettersi a contestare quello che i banchieri decidono si debba fare per ‘salvare’ l’economia. Secondo i dati dell’Atlantic Council, 130 paesi che rappresentano oltre il 98% del prodotto interno lordo globale, stanno esplorando, sviluppando e implementando le CBDC, per sperimentarle ai fini dell’insediamento internazionale, un fattore molto critico per il loro successo. Dal punto di vista globalista il Mondo però è stato sconvolto dall’alzata di testa della Russia, che ha prodotto uno squarcio del tessuto di regolamenti finanziari e prassi internazionali a cui i paesi BRICS si sono dolcemente ribellati, complicando perciò la realizzazione delle CBDC, una rivoluzione possibile solo con una serie di agganci e raccordi internazionali. A novembre 2023 a Zurigo è stata emessa un’obbligazione digitale da 100 milioni di franchi svizzeri (circa 110 milioni di dollari) tramite il SIX Digital Exchange, il cui aspetto importante è che il regolamento di accompagnamento avviene utilizzando una valuta digitale all’ingrosso della banca centrale emessa dalla Banca nazionale svizzera (BNS). Si è trattato perciò di una sperimentazione per arrivare alla CBDC svizzera per il fine di sperimentare una mobilità transfrontaliera di questa obbligazione digitale, e questa iniziativa è perciò concettualmente assimilabile a quelle delle città proiettate verso il lock-down permanente, cioè ‘da 15 minuti’, mediante l’abbassamento dei limiti di velocità a limiti sperimentali. La finanza svizzera sta facendo una forzatura sperimentando le CBDC così come la stanno facendo quelli del PD bolognese che stanno imponendo il limite di velocità a 30 Km/H su viali cittadini dove notoriamente anche le utilitarie guidate dagli anziani più pusillanimi, faticano a rispettare il limite dei 50 Km/H.
Queste sperimentazioni vanno avanti ma la strada per schiavizzare l’Umanità è assai impervia per i satrapi del WEF di Davos, che si stanno ritrovando sempre più soli e malserviti dalla servitù consolidata. I faccendieri del PD italiano senza più voti, le conclamate prostitute nelle redazioni di giornali, telegiornali o talk show, le influencer tanto bugiarde quanto accattone o le attrici esegete della nuova moralità pubblica dall’alto della loro ignoranza riconosciuta, cioè il circo di nani e ballerine del Politically correct non solo è sempre più ridotto nella credibilità, ma si trova a dover fare i conti con un esercito di Fleximan che, come è verificabile aprendo tutti i Social Media, vogliono farli a pezzi con una motosega politicamente scorretta.
Per questi motivi il comparire sulla scena di un leader Fleximan come Trump, che si scaglia contro i disegni del Sistema a Banche centrali è così importante. Trump in realtà ha lavorato da anni e nottetempo per boicottare le CBDC. Il fallimento improvviso e inaspettato della Silicon Valley Bank è collegato alla redde rationem imminente poiché quella banca aveva in mano i presupposti tecnologici delle CBDC. Durante i quattro anni di presidenza, Trump aveva abbassato i vincoli dei coefficienti patrimoniali delle banche medie americane e per questo la banca californiana che finanziava in esclusiva tutti i brevetti e le start-up necessarie alle implementazioni delle CBDC, si è sbilanciata e indebolita senza che il Sistema a sua protezione se ne rendesse conto. Quando la Silicon Valley Bank è stata attaccato da una banale crisi di liquidità avvenuta mediante convulsivo ritiro dei depositi stimolato da voci diffuse ad arte, l’istituto fiore all’occhiello dei globalisti è fallito creando un’empasse sulle CBDC correlato ai rapporti in esclusiva tra le banche e le start-up. Il Fallimento della SVB ha stoppato la diffusione di quelle infrastrutture tecnologiche necessarie alle CBDC, e questo è uno dei motivi per i quali le élite finanziarie schiumano di rabbia ogni volta che pensano al giocherellone Trump, che si è preso gioco di tutti loro ‘fregandoli’ sul loro terreno.
Ma non è solo Donald Fleximan Trump l’unico ‘segatore’ dei piani dei banchieri centrali, anche se lui è evidentemente il più importante e significativo per le grandi lame rotanti che ha azionato e potrebbe azionare. Lo scorso aprile il candidato presidenziale democratico Robert F. Kennedy Jr. si è opposto con veemenza all’annuncio della FED di “FedNow”, cioè delle CBDC della FED, definendole un “pendio scivoloso verso la schiavitù finanziaria e la tirannia politica”. Secondo l’attuale più importante esponente pubblico della famosa famiglia Kennedy, le CBDC legate all’ID digitale e al punteggio di credito sociale consentirebbero al governo di congelare i beni e/o limitare la spesa a fornitori approvati se non fossero rispettati diktat autoritari, come ad esempio quelli sui vaccini o su astratte prescrizioni ambientaliste. A luglio Robert Kennedy ha promesso di sostenere il dollaro USA sganciato dalla FED mediante cripto moneta digitale emessa a credito, se ovviamente fosse stato eletto presidente, e questo ci dice molto sul senso della battaglia che è in atto in America e perciò nel Mondo. Anche il governatore della Florida Ron DeSantis a luglio 2023 aveva cessato di essere un apparente avversario di Trump, ciò che è stato in senso civetta per ingannare le élite del WEF e creare un’opposizione controllata (finta) a Trump all’interno del Partito repubblicano, quando in Iowa aveva promesso che al primo giorno della sua presidenza “avrebbe eliminato la valuta digitale della banca centrale“. Ron De Santis per molti mesi è stato esaltato dal Mainstream in chiave anti-Trump, fin quando non ha affermato: “vogliono sbarazzarsi del contante. Non vogliono criptovalute. Vogliono che le CBDC siano l’unica forma di moneta a corso legale. Essa permetterà loro di vietare ‘acquisti indesiderati’ come carburante e munizioni. Io non appoggerò mai tutto ciò“. Il Mainstream esaltando De Santis è caduto in trappola perché in realtà non è nata nessuna alternativa a Trump nel GOP, così come avrebbero voluto i Rothschild e i loro affini. Non è un caso se al primo appuntamento delle primarie del partito Repubblicano in Iowa, De Santis sia arrivato secondo, con 30 punti di distacco da Trump, ma sopra a Nikki Haley, il candidato dei globalisti ormai irrilevanti dentro la compagine repubblicana USA, anche se tv e giornali faticano a riconoscerlo. Ieri De Santis si è svelato pubblicamente come un leader del partito Repubblicano lealmente dietro Trump, a cui ha praticamente tirato la volata per stravincere. Il Governatore della Florida si è ritirato dalla corsa in favore di una forte affermazione di Trump, il quale sicuramente uscirà da questa competizione da vincitore assoluto, mortificando tutte quelle ambizioni dei suoi nemici di creargli un’opposizione interna al suo partito. Purtroppo però la battaglia sulle CBDC sarà uno scontro tra Repubblicani e Democratici perché Robert Kennedy è stato messo alla porta dai vertici del partito Democratico, e infatti sta lavorando esternamente per creare un nuovo partito politico. Tuttavia posso concludere azzardando una previsione: il proliferare e il prosperare di questi Fleximan in ogni dove nel Mondo, che presto avranno in America un leader inarrestabile, renderà impossibile la realizzazione delle CBDC e perciò il Sistema finanziario rinascerà su basi opposte rispetto a quelle a cui siamo stati abituati a pensare. Sarà sempre un triangolo, ma sarà rovesciato.
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