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Fino a novembre 2021 4,5 milioni di lavoratori USA hanno lasciato il lavoro

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Nonostante una dinamica del lavoro che fa sentire una certa stanchezza negli USA, la situazione rimane positiva, con più domande che offerte, nonostante le nuove richieste siano calate per la prima volta dopo mesi di continuo amento della domanda, secondo il report BLS. Ancora più straordinaria la scelta dei lavoratori di lasciare i lavori dipendenti per quelli autonomi.

Nonostante il calo di nuove richieste di lavoro, a novembre si è registrato un nuovo record, ovvero 3,7 milioni di posti di lavoro vacanti in più rispetto ai disoccupati, a conferma di un mercato del lavoro squilibrato, ma all’opposto di quanto succeda in Italia, dove i posti di lavoro offerti sono molto meno dei lavoratori.

 

La cosa più interessante del rapporto JOLTS (Jobs Opening and Labour Turn Over) rivelato oggi riguarda  il numero di dimissioni, che è salito inaspettatamente al massimo storico, balzando a novembre di 370K a un record di 4,527 milioni.

Le dimissioni sono aumentate in diversi settori con i maggiori incrementi nei servizi di alloggio e ristorazione (+159.000); assistenza sanitaria e sociale (+52.000); e trasporti, magazzinaggio e servizi pubblici (+33.000). Il numero di dimissioni è aumentato nelle regioni del Nordest, del Sud e del Midwest.

Quindi negli Usa ci sono stati in un anno 4,5 milioni di lavoratori che hanno lasciato il lavoro dipendente per dedicarsi ad altro. Intuitivamente mettersi in proprio e aprire una attività, oppure fare speculazioni su azioni, criptovalute etc, attività che si è ampiamente diffusa negli USA lo scorso anno, soprattutto nei vari lockdown. Nello stesso tempo è indice di un ottimismo che nella vecchia Europa non abbiamo più.


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