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Fine del Russiagate: finalmente i “Democratici” capiranno che le sconfitte sono figlie dei propri errori? NO
Finalmente negli USA il procuratore speciale Mueller ha terminato la propria inchiesta sul Russiagate, cioè gli ipotetici accordi fra Donald Trump ed i russi per ottenere aiuti e vincere le elezioni presidenziali. Il risultato è : NULLA. Non c’è stata collusione fra Trump e la Russia, non c’è stata esplicita ostruzione alla giustizia. Sono usciti dei casi di malversazione, come Manaford, ma non avevano nulla a che fare con la Russia nè implicavano Trump direttamente. Non che la Russia non abbia provato ad influenzare le elezioni, come del resto fanno gli USA con altri paaesi, ma non in collusione con Trump.
Ora che succede? La FBI ha impiegato 40 agenti, ha emesso 2800 mandati di comparizione, ha sentito 500 testimoni, fatto altrettante perquisizioni, per che cosa? Per trovare delle malversazioni personali, qualche evasione fiscale, e per il resto il nulla.
Ora Trump ha chiesto delle indagini speciali sugli intrighi del clat Clinton con la FBI per riuscire a rovesciare la sua presidente, cioè su di un vero e proprio tentativo di colpo di stato, perchè non lo si potrebbe definire diversamente. Un’indagine sulle spie della FBI infiltrate nel comitato elettorale per Trump, su Stefan Halper, spia del FBI pagata un milione di dollari da Obama dopo l’elezione del presidente repubblicano, si potrà indagare su Fuusion GPS, la società privata inglese vicina alla Clinton che preparò il dossier che fece partire le indagini tramite report, risultati falsi, da informatori a Mosca. Insomma c’è tanto su cui lavorare per la FBI, questa volta però guidata da Trump.
Ora i Democratici USA hanno davanti due strade, una vincente ed una perdente: quella vincente è abbandonare la via extrapolitica e concentrarsi sulla via politica per contrastare Trump, sulle contraddizioni sociali , politiche ed economiche della sua politica, sui risultati contraddittori in politica estera, e questo potrebbe portarli alla vittoria, se accompagnati ad una seria strategia politica, nelle elezioni presidenziali del 2020. La seconda scelta invece prevede una prosecuzione del complottismo inconcludente, fumogeno e fumoso, che hanno portato avanti sino ad ora, magari sostituendo qualcun altro (Israele, la Cina, il Grande Vecchio e così via) alla Russia, sarà facile per Trump giocare sui propri risultati reali, tangibili, per quanto non eccelsi, per guidare una calpagna elettora vittoria. Insomma i democratici posso o divetare politici, o solo generatori di fuffa aiutati dai media. La scelta è loro.
Il report di Mueller
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