Difesa
Fincantieri consegna “Atlante”: la Marina Militare si rafforza (e l’industria ringrazia). I dettagli della nuova LSS
Un mix di tecnologia e occupazione: la nuova LSS costruita a Castellammare è pronta. Dual use, ospedale a bordo e 27mila tonnellate di stazza.

È una boccata d’ossigeno per la nostra capacità strategica e, non meno importante, per la cantieristica del Mezzogiorno. Il 19 dicembre, presso lo storico stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia, si è svolta la cerimonia di consegna di “Atlante”, la seconda unità di supporto logistico (LSS – Logistic Support Ship) destinata alla Marina Militare Italiana.
L’evento, che rientra nel programma di rinnovamento della flotta gestito sotto l’egida dell’OCCAR (Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti), ha visto la partecipazione dei vertici della Marina, tra cui l’Ammiraglio Vincenzo Montanaro, e del top management di Fincantieri. Non si tratta solo di una nave, ma di un tassello fondamentale per garantire quella “autonomia strategica” di cui spesso si parla nei corridoi di Bruxelles e Roma, ma che necessita di acciaio e tecnologia per divenire reale.
Un gigante “Dual Use”: non solo guerra
L’Atlante affianca la gemella “Vulcano“, consegnata nel 2021, con un compito preciso: estendere il braccio operativo della flotta. Tuttavia, in un’epoca che richiede flessibilità, questa unità è stata concepita con una spiccata vocazione dual use. Grazie a un elevato livello di innovazione, la nave garantisce operatività in scenari militari, ma è perfettamente attrezzata per attività di Protezione Civile e soccorso umanitario.
Ecco le caratteristiche principali riassunte in breve:
Dislocamento: Circa 27.000 tonnellate.
Dimensioni: 193 metri di lunghezza.
Velocità: Circa 20 nodi.
Equipaggio: Posti letto per 235 persone (inclusi specialisti).
Capacità ospedaliera: Sale operatorie, radiologia, gabinetto dentistico e degenza per 17 pazienti gravi (espandibile con moduli containerizzati).
Cos’è esattamente una LSS?
Per i non addetti ai lavori, l’acronimo LSS potrebbe sembrare oscuro. In termini semplici, una Logistic Support Ship è il “polmone” di una flotta in mare aperto. Senza di essa, cacciatorpediniere e portaerei avrebbero un raggio d’azione limitato. L’Atlante funge da:
Stazione di servizio: Rifornisce le altre navi di carburante (diesel e avio) e acqua dolce.
Supermercato: Trasferisce solidi come pezzi di ricambio, viveri e munizioni.
Officina: Permette riparazioni e manutenzioni in alto mare.
Ospedale e centrale elettrica: In caso di calamità a terra, può fornire acqua potabile ed elettricità (fino a 2.500 kW) alle popolazioni colpite.
L’impatto economico: i numeri di Castellammare
Da un punto di vista strettamente economico e industriale, che è ciò che più ci preme sottolineare, la costruzione dell’Atlante è una prova di forza del sito di Castellammare di Stabia. Parliamo del più antico cantiere di Fincantieri che, pur dedicandosi anche a sezioni per navi da crociera, conferma la sua eccellenza nel militare.
| Dato | Valore |
| Dipendenti diretti cantiere | 605 |
| Occupazione indotta (filiera) | Oltre 3.200 posti di lavoro |
La nave, frutto del raggruppamento temporaneo tra Fincantieri e Leonardo, dimostra che gli investimenti pubblici nella difesa non sono “spesa improduttiva”, ma volano tecnologico e occupazionale. Tra l’altro è stato un buon affare commerciale e quattro unità derivate da questa classe sono state ordinate dalle Francia.
Con sistemi di propulsione a basse emissioni e capacità di recupero mezzi sia di superficie che dal fondale, l’Atlante rappresenta lo stato dell’arte della logistica navale moderna. Una buona notizia per la Marina, un’ottima notizia per il PIL.
Domande e risposte
Perché è strategicamente importante possedere navi LSS come l’Atlante?
Le navi LSS sono moltiplicatori di forza. Senza di esse, una flotta è vincolata alla vicinanza con le basi amiche per rifornirsi. L’Atlante permette alle unità della Marina Militare di proiettarsi nel “Mediterraneo allargato” e oltre, mantenendo la posizione per lunghi periodi senza dover rientrare in porto. Garantisce l’autonomia strategica nazionale e la capacità di contribuire efficacemente alle missioni internazionali NATO o UE, riducendo la dipendenza logistica da altre nazioni alleate.
Cosa significa concretamente che la nave ha capacità “Dual Use”?
Significa che la nave è progettata fin dall’inizio per servire la collettività anche in tempo di pace o durante emergenze civili, non solo per scopi bellici. In caso di terremoti o disastri naturali costieri, l’Atlante può attraccare (o restare in rada) e fornire immediatamente energia elettrica a terra, acqua potabile, e supporto medico avanzato grazie al suo ospedale imbarcato, fungendo da base mobile per la Protezione Civile e per i soccorsi umanitari.
Qual è il ritorno economico di commesse militari di questo tipo?
Il ritorno è duplice: tecnologico e occupazionale. Il cantiere di Castellammare di Stabia impiega oltre 600 persone direttamente, ma l’indotto generato dalla costruzione di una nave così complessa coinvolge oltre 3.000 lavoratori nella filiera delle forniture e dei servizi. Inoltre, trattandosi di prodotti ad alta tecnologia (sviluppati con Leonardo), si mantengono in Italia know-how pregiato e competenze ingegneristiche che possono essere successivamente applicate anche al settore civile o esportate verso marine estere.









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