Attualità
FINANCIAL TIMES: Conte implicato in un fondo sotto indagine da parte del Vaticano
Aggiornamento: Conte afferma che in realtà tutto è regolare perchè quando fu applicata la golden rule lui si trovava al G7. Come se il Primo Ministro potesse vedere degli atti applicati “A sua insaputa”. Comunque la sua responsabilità sarebbe stata “In vigilando”.
Il Financial Times ha pubblicato una notizia che è clamorosa. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarebbe collegato ad un fondo di investimento che attualmente è sotto indagine da parte del Vaticano. Secondo documenti raccolti dal quotidiano economico il suo nome uscirebbe fuori su una vicenda legata al fondo Fiber 4.0 ed alla vicenda dell’acquisto, da parte di quest’entità, del controllo di Retelit. Alla guida di Fiber 4.0 ci era Athena Global Opportunities Fund, finanziato completamente, con 200 milioni da parte del Vaticano attraverso il Segretario di Stato e posseduto da Raffaele Mincione. In questo caso Giuseppe Conte , allora professore universitario semisconosciuto, avrebbe emesso dei pareri legati a questa vicenda.
La reale proprietà di Athena Global Opportunities Fund è rimasta in realtà nascosta fino a quando non vi sono state indagini da parte della Gendarmeria Vaticana, che ha scoperto come questi fondi provenissero dalla Segreteria di Stato attraverso fondi provenienti da banche svizzere. Una parte di questi fondi sarebbe stata investita poi in immobili a Londra per 129 milioni di sterline. Partendo da questi fondi, provenienti dalle donazioni ai poveri da parte dei cattolici.
Conte, professore, avrebbe dato dei pareri ai suoi clienti per chiedere l’applicazione della Golden Rule collegata alle telecomunicazioni, cioè dei poteri speciali del governo nella questione, tutto questo 15 giorni prima di essere nominato presidente del consiglio. Infatti,in un parere datato 14 maggio Giuseppe Conte consigliava di attivare la Golden Rule, cioè chiedere l’intervento del governo dato che nell’azionariato di Fiber 4.0 vi era anche un fondo libico. Conte, come presidente del consiglio, dopo 15 giorni, a giugno, applicò proprio la golden rule su questo tema.
Se quanto narrato dal Financial Times si rivelasse vero ci sarebbe un calo clamoroso di conflitto di interessi fra il Conte Avvocato ed il Conte presidente del consiglio. Qualcosa che non potrebbe passare in secondo piano.
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