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Euro crisis

Incredibile: Le Ferrovie statali tedesche hanno continuato a pagare tangenti alla Grecia per assicurarsi progetti fino al 2007! Poi l’EU ha messo alla fame i greci perchè erano corrotti…

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Fonte: http://www.keeptalkinggreece.com/2018/03/01/germany-greece-bribes-metro/

Mi fa sempre impressione leggere queste cose. Bene, dopo molti altri casi simili (Rosco, aeroporti greci ecc.), ecco ancora una volta l’evidenza che la Germania ed anche la Francia erano perfettamente consci che la Grecia stava fallendo semplicemente perchè loro stessi pagavano tangenti pari al 5-7% dei progetti in Grecia per assicurarsi gli appalti, nel caso la metro dell’Attica (parlo del consorzio per i progetti ellenici capeggiato delle ferrovie dello stato tedesche, partecipato anche dalla Thales francese, ossia dall’azienda in cui la ricercatrice – inesistente – dell’Università Science Po di Parigi Enrico Letta  Lisa Jeanne avrebbe voluto far cedere Finmeccanica, in base a quanto scritto sul rapporto commissionato da Nens alcuni anni fa, ossia il think tank di estrazione PD molto vicino ad un ex primo ministro italiano ora emigrato in Francia, vedasi QUI). Alla fine l’obiettivo è comprare le aziende greche per un tozzo di pane… prima li affami e poi li compri (vedasi QUI e QUI).

Poi, dopo aver succhiato tutta la linfa di fatto facendo fallire la Grecia, che hanno fatto? L’hanno ridotta alla fame, alla fine che importa a tedeschi e francesi se ormai la mortalità infantile in Grecia per colpa dell’austerità è a livello di terzo mondo? Al limite si importeranno disperati per sostituire i bambini morti di stenti o mai nati, o anche per diluire il voto di protesta greco, inevitabile.

Voi direte, embè, sono problemi della Grecia! Eh no cari miei, questo è precisamente quanto aspetta l’Italia quando inizierà a fare crack nella seconda parte del 2018 e poi nel 2019.

Dunque, iniziate a preoccuparvi, la cura per Grecia e Italia è la stessa.

Io vi consiglio solo una cosa. Di seguito allego la tabella di come funzioni il blocco delle esportazioni di capitale dalla Grecia verso l’estero in vigore dal 2015, leggermente emendato oggi: io fossi in voi farei rapidamente una riserva di contante ovvero aprirei un conto all’estero appena possibile, quando inizieranno i controlli di capitale anche in Italia – come in Grecia – si rischierà la galera a portarsi i soldi all’estero anche solo per una vacanza… [ossia oltre a 2’300 euro per viaggio, ndr]

Usate la testa, tanto la fregatura – ossia il caos post-elettorale – è certa, cedetemi. E non confondetevi: con tutte le colpe che gli italiani possono avere, chi tira le file del crack controllato dell’Italia sono Berlino e Parigi, sulla falsa riga di quanto accaduto in Grecia. Stanno solo mettendo Roma nelle condizioni di fallire per poi portale via tutto quello che ha, beni e ricchezza dei cittadini inclusi (ma facendo fare il lavoro sporco a giudici ed esattori italiani). Leggete e mi direte:

La Grecia allevia le restrizioni sul controllo dei capitali a partire dal 1 ° marzo – Tutti i cambiamenti – 28 febbraio 2018

La Grecia ha adottato ulteriori misure per allentare le restrizioni sul controllo dei capitali a partire dal 1 ° marzo 2018. Euclid Tsakalotos ha approvato una serie di misure che attenuano le restrizioni, la decisione è già stata pubblicata nella gazzetta ufficiale. Le misure aumentano tra l’altro il limite mensile di prelievo e consentono l’apertura di nuovi conti bancari.

Cambi nei controlli sul capitale:

Il limite mensile di prelievo è aumentato a 2.300 euro da 1.800 da giugno 2015. Il ritiro si riferisce ai mesi di calendario e ai ritiri dal greco e dalle banche all’estero.
I viaggiatori all’estero possono portare con sé banconote in euro o in altra valuta fino a 2.300 euro. Il limite era di € 2.000 fino ad ora. La disposizione si applica alle persone fisiche per viaggio all’estero.
Il trasferimento in conto capitale all’estero è permesso fino a 2.000 euro per ID cliente ogni due mesi.
Cittadini, società o altri organismi, saranno in grado di aprire conti bancari in banche dove non ne avevano uno fino ad ora.
I proprietari di conti bancari saranno in grado di aggiungere più comproprietari indipendentemente dall’ID cliente.
Le misure entrano in vigore il 1 ° marzo 2018.

I controlli sul capitale sono stati imposti a fine giugno 2015, in mezzo a difficili negoziati tra la Grecia ei suoi creditori europei e dopo che la Banca centrale europea aveva tagliato la linea di vita della liquidità in Grecia seguendo gli ordini del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble come misura di ricatto.Fin dall’inizio del controllo del capitale, il limite di prelievo giornaliero era limitato a 60 euro, cioè 1.800 euro al mese.

Molti greci, forse anche funzionari governativi, avevano pensato che i controlli sui capitali sarebbero stati totalmente revocati entro un anno. Non sapevano …

Sempre i soliti interessi asimmetrici, a favore di Germania e Francia. Come sempre nella storia del Vecchio Continente.

E poi non ditemi che non vi avevamo avvertiti.

Auguri

MD


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