Attualità
Fake news! Non si spaccia a Berlino (di Viola Ferrante)
Il Giornale di Sallusti ha pubblicato un articolo dal titolo “Sindaco di Berlino dà l’ok alle aree per lo spaccio di droga nei parchi pubblici” (vedi Link) in cui si sostiene l’accordo delle autorità berlinesi a concedere aree delimitate di parchi pubblici della città agli spacciatori illegali di droga, quasi a suggerirne l’aspetto legittimante e così in contrasto col piano del Ministro dell’Interno Salvini che invece vuole persino chiudere i negozi italiani di vendita autorizzata di cannabis depotenziata.
La verità è ben altra.
Il sovrintendente del Görlitzer Park, Cengiz Demirci ha cercato con questa sua iniziativa senza l’accordo di alcuna autorità né municipale né comunale e tantomeno del Senato degli Interni di limitare il contatto tra i dealer e i normali visitatori di uno dei più grandi parchi cittadini abbastanza centrale facendo disegnare a terra col colore rosa le aree destinate allo spaccio. La sua finalità, ha dichiarato, era ” consentire a tutti una coesistenza pacifica: dealer, atleti, persone e animali”.
Il Görli (così chiamato dai berlinesi) è ormai da tempo una zona pericolosa anche di giorno: aggressioni, attacchi col coltello, violenze sessuali e furti, di cui naturalmente sono a conoscenza gli abitanti del posto e di cui si parla qualche volta solo sui quotidiani locali. Il consiglio municipale di Kreuzberg (dove è situato il parco) a maggioranza Verde cerca da tempo di trovare una soluzione al problema. Il Senato ha intensificato la presenza della polizia, ha disposto anche l’allontanamento degli spacciatori – perlopiù stranieri extracomunitari – che però ritornano sempre, oltre ad essere ora anche stanziali nella vicina stazione della Metro dove si erano spostati.
Purtroppo, al contrario di quanto afferma il Giornale, l’iniziativa del signor Demirci ha scatenato una violenta reazione a catena e il tema è finito sul tavolo di Seehofer, Ministro degli Interni (CSU) e del Senatore degli Interni Andreas Geisel (SPD), che hanno dovuto ammettere di non essere stati interpellati, che la lotta alla droga non comporta queste discutibili modalità che sono da rifiutare in maniera categorica, perché sottolineano il fallimento e la resa dello Stato. ” Era compito del direttore del parco trovare soluzioni ai conflitti nel Görlitzer Park nell’ambito delle sue possibilità” si legge nella dichiarazione del sindaco di Kreuzberg, come se un problema di tali dimensioni potesse essere risolto da una sola persona con un po’ di colore.
Inoltre c’è da dire che il Senato di Berlino ha rifiutato la proposta di apertura di negozi per la vendita legale di cannabis e altre droghe “leggere”, come avviene attualmente in Italia, perché sono convinti che non risolverebbe affatto il traffico e il consumo di sostanze stupefacenti, vista anche la varietà di droghe sintetiche sul mercato.
Questi i fatti facilmente verificabili.
Viola Ferrante
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.