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Facebook Vs Telegram: i “FB Paper” rivelano le strategie del social contro

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Come rivela Politico i “Facebook Paper”, i documenti interni dell colosso di Manlo Park resi noti da Frances Haugen gettano una luce sul timore che Facebook ha per lo sviluppo di Telegram e della strategia per contrastarlo.

Il social network precedentemente noto come Facebook, e ora Meta,  ha bloccato il funzionamento degli inviti a unirsi all’app di messaggistica Telegram se gli utenti li inviavano agli amici tramite WhatsApp, Instagram o Facebook Messenger, scoraggiandoli così dal passare a Telegram. In un post del luglio 2016 di un ingegnere con sede a Londra sul motivo per cui stava lasciando l’azienda, uno dei motivi che ha indicato è stata la decisione di non “collegare” gli inviti di Telegram. Facebook ha fatto in modo che il collegamento non funzionasse e anche gli utenti non potessero copiare e incollare l’indirizzo obbligandoli a copiare invece l’invito su di un Browser.

“Se un adolescente brasiliano vuole inviare un link per un gruppo di Telegram ad alcuni amici su Messenger, allora dovremmo prendere il toro per le corna e farlo”, ha detto. “Ma degradare l’uso finale [l’esperienza dell’utente] intorno a ciò che invia perché rappresenta un lieve rischio aziendale sembra una cosa  meschina”.

Zuckerberg ha affrontato il problema di Telegram in una riunione interna dello staff, sostenendo che “collegare”, rendere cliccabili, gli inviti a  Telegram aiuterebbe uno dei loro concorrenti. “Questa logica suona come rendere gli utenti il campo di battaglia  tra aziende concorrenti”, ha scritto l’ingegnere.

Alla fine comunque Telegram è esploso anche con l’aiuto di Facebook: le censure e i black out del social media sono state il propellente per lo sviluppo a razzo del sistema di messaggistica. Forse FB doveva occuparsi di volgere meglio il proprio lavoro.


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