Analisi e studi
Evitare strappo Popolo-Istituzioni. Costantino Mortati e il ruolo del Presidente della Repubblica
EccoVi un estratto del pensiero di Costantino Mortati, Padre Costituente, sul ruolo del Presidente della Repubblica (Istituzioni di Diritto Pubblico, Cedam 1958, Pagg. 369-370). Tratto dal sito del giornalista Nicola Porro: https://www.nicolaporro.it/il-ruolo-del-quirinale-difendere-il-sentimento-del-popolo/amp/
“Sembra più consono all’indole di governo parlamentare considerare la presunzione di concordanza fra corpo elettorale e parlamentare (presunzione che sta alla base della podestà di quest’ultimo di determinare l’indirizzo politico generale dello stato, vincolante gli altri organi) non assoluta, ma relativa, subordinata cioè alla possibilità di un accertamento in ogni momento della sua reale fondatezza. E poiché ciò è ottenibile attraverso la consultazione del corpo elettorale, da effettuare con lo scioglimento anticipato delle camere o con il referendum, occorre affidare ad un organo indipendente dal parlamento un compito siffatto, diretto alla constatazione di eventuali disarmonie fra corpo elettorale e parlamento. Tale organo dovrebbe essere appunto il Capo dello Stato, ed a lui pertanto rimane affidata quella parte della funzione del governo consistente in una suprema sopraintendenza dell’attività degli altri organi costituzionali, non allo scopo di indirizzarla in un senso o nell’altro intervenendovi attivamente, bensì solo per compiere presso gli organi stessi un’opera di segnalazione delle eventuali gravi disarmonie che potessero rilevarsi rispetto al sentimento o alle esigenze espresse dal popolo, o per effettuare un appello al popolo stesso, attraverso l’impiego dell’istituto dello scioglimento anticipato, quando vi siano elementi tali da renderlo necessario o anche solo opportuno”.
Costantino MORTATI
Istituzioni di Diritto Pubblico, Cedam 1958, Pagg. 369-370.
Tratto dal sito del giornalista Nicola Porro: https://www.nicolaporro.it/il-ruolo-del-quirinale-difendere-il-sentimento-del-popolo/amp/
*****
Ora, viene da chiedersi se l’eventuale nascita di un governo M5S-Pd sia una soluzione che, dicendola alla Mortati, manifesti “gravi disarmonie che potessero rilevarsi rispetto al sentimento o alle esigenze espresse dal popolo“.
Vediamo i risultati elettorali a livello nazionale dell’ultimo anno e mezzo:
A) Elezioni politiche 2018 (con legge elettorale che prevede coalizioni tra liste pre-voto):
– Centrodestra 37%
– M5S 32,7%%
– Centrosinistra 22,8%
Un eventuale esecutivo M5S-Pd escluderebbe tutte le componenti del Centrodestra dal governo.
B) Elezioni europee 2019:
– Lega 34,2%%
– M5S 17%
– PD 22,7%
Un governo M5S-Pd, nella nomina del Commissario Ue spettante all’Italia, escluderebbe la Lega.
Ciò detto, un eventuale governo M5S-Pd segnerebbe una rottura profonda nel rapporto popolo-Istituzioni.
Giuseppe PALMA
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.