Euro crisis
EUROBREAKUP O STATI UNITI D’EUROPA: QUANDO POTREBBE AVVENIRE E DA CHI DIPENDERA’ LO SCENARIO
Weidmann, per la prima volta da secoli oserei dire, sta aprendo le porte al monetarismo stile USA poichè vede oramai prossima la situazione stile Giappone: la deflazione! E l’OCSE ha avvertito l’eurozona, il problema si chiama ITALIA. I prezzi, pare, si avvicinano ad un tasso di crescita pari allo 0.7%, quando l’obiettivo della BCE sappiamo essere il 2%, ciò condannerebbe l’europa a 20 anni di stagnazione. Questo non deve avvenire in quanto si bloccherebbero gli investimenti (che nel lungo periodo sono molto importanti per la generazione di tassi di crescita del PIL) e con essi si arresterebbe il futuro del paese. Quanto tempo abbiamo perchè non crolli tutto? Pochissimo tempo. Come vedete, dal 2012 il Target 2 ha ridotto i deficit del sud-europa finanziati dal nord. Dai 750-800 miliardi di euro depositati dalle banche del nord europa presso la BCE si è scesi oggi a 500. L’Italia ha ridotto la propria esposizione dal 280-300 miliardi a 200 il proprio gap verso il pareggio. Entro i prossimi 24 mesi questi sbilanciamenti fra paesi dovranno essere rientrati. Per quella data dovrà essere costruito il vero progetto europeo, altrimenti tutto crollerà. Quella potrà essere la data corretta da prendere in considerazione. Entro quella data cosa dovremo aver fatto? Innanzitutto creato le premesse perchè l’export esploda. E perchè questo accada IN ASSENZA DI CAMBIO FLESSIBILE è necessario che SI SVALUTINO GLI STIPENDI PER RECUPERARE IL DIFFERENZIALE DI CLUP CON I PAESI NOSTRI PRINCIPALI COMPETITOR. Ecco, Matteo Renzi dovrà far tesoro delle parole di Padoan (pur tenendo in ordine i conti del paese dovremo creare le premesse per una crescita colossale, se Renzi è Mandrake io sono Lothar) ed agire di conseguenza perchè ora come ora siamo A META’ DEL GUADO. Quando questa riforma strutturale, intorno alla quale girà il PD cercando il modo per farla passare sotto traccia e in assoluto silenzio, sarà fatta, la correzione del TARGET 2 sarà rapida (ma non indolore) e NON SARA’ PAGATA DALLA GERMANIA. Se questa riforma sarà attuata prima che il Target 2 sia rientrato da solo per iniziativa degli altri paesi, allora l’eurozona non crollerà, in alternativa, quando i saldi saranno pareggiati (ed i tedeschi saranno rientrati dei loro bottini di guerra), lasceranno cadere l’eurozona in quanto come tentativo di trasformare il sud-europa in “Prussians” (prussiani) sarà fallito. La Germania ha bisogno dei nostri acquisti, non può permettersi un’italietta che non acquista le sue Mercedes o le sue BMW. Quindi avanti Matteo Renzi, capisco bene che dovrai colpire la classe elettorale di riferimento del tuo partito ma nel marketing aziendale sappiamo tutti bene che “fermarsi a metà del guado” fa affogare l’organizzazione che si trova in quella situazione. E questa volta, l’Organizzazione non è solo l’azienda ITALIA ma i futuri STATI UNITI D’EUROPA. Matteo, stai sereno! Maurizio Gustinicchi
Economia5Stelle
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