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Ethereum: arriva EIP1559 e può veramente lanciare il token

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Ethereum è stato, ultimamente, positivamente nel centro del mirino, fra utilizzo nel DeFi ed i Non Fungible Token, cioè i token unici non fungibili. Ora arriva un’innovazione che può migliorarne fortemente l’uso, ponendolo in una posizione migliore rispetto perfino a BTC, e che sarà implementata a luglio con la London Hard Fork.

Un problema importante dell’uso delle valute virtuali come strumento di pagamento è che le commissioni vengono pagate ai miners sulla base della domanda e dell’offerta di questo servizio. Se c’è una grossa offerta di servizio, con molti miner e poca domanda di transazioni, allora le commissioni sono basse, ma se succede il contrario, cioè c’è poca offerta di servizio e molta domanda, allora le commissioni vanno alle stelle al limite rendendo non conveniente l’utilizzo del token come strumento di pagamento.

Ecco allora che arriva la EIP-1559, che letteralmente vuol dire “Proposta di miglioramento di Ethereum 1559”. Per quanto riguarda le commissioni di transazione queste vengono divise in due parti:

  • base fee, cioè una commissione uguale per tutti, algoritmicamente calcolata per mantenere la capacità di utilizzo del sistema al 50% e uguale per tutti i miner che lavorano POW. La base fee non viene però inviata ai miner, ma viene bruciata dal sistema, cioè viene distrutta;
  • tip fee, cioè la possibilità, per chi ha bisogno di una transazione particolarmente veloce, di aggiungere una “Tip”, una mancia, alla commissione base per invogliare un minatore a verificarla subito.

In questo modo l’offerta del servizio viene stabilizzata, così come la prospettiva di remunerazione dei miner. Inoltre EIP-1559 prevede la possibilità di blocchi di dimensioni variabili, evitando un contenzioso che ha provocato hard fork ostili in altre valute virtuali.

Il fatto che la base fee venga bruciata rende la moneta ancora più fortmente deflazionistica: praticamente ETH divent un bene consumabile nelle transazioni, quindi sempre più scarso. la base fee quindi è un incentivo diretto all’incremento della quotazione del token, ma anche quindi ai miner ad aumentare il proprio impegno POW.

Si tratta quindi di un grosso cambiamento proprio nel concetto di governo della valuta virtuali. La stabilizzazione della Fee ne porterà ad un miglioramento nell’uso, ma, se ciò accadrà, avremo una spinta deflazionistica e una spinta all’aumento del valore del token che, teoricamente, spinge in direzione opposto, almeno nel medio periodo.

Comunque la quotazione di ETH stanno dando soddisfazione ai possessori….

 

 

 


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