Espansione aziendale: meglio il franchising o la gestione diretta?

Quando gli imprenditori si rendono conto di aver creato un’attività vincente, la prima cosa che vogliono fare è crescere!

Esistono due modi per espandere la propria azienda:

• il franchising
• la gestione diretta

Sono due modalità molto differente, e se la gestione diretta ogni imprenditore già la conosce, è più difficile che un imprenditore sappia già il franchising come funziona.

Per analizzare questi due tipi di espansione, si prendono come riferimento 3 punti:

• Il costo
• La gestione
• La ricerca del personale

Il costo (H2)

Sviluppare un franchising o aprire un altro punto diretto ha su per giù lo stesso costo.
Infatti il costo della consulenza per creare tutti gli strumenti necessari allo sviluppo franchising equivale alla completa apertura di un nuovo punto vendita, ma con una grandissima differenza:

Se si vogliono aprire 10 punti vendita diretta bisogna investire 10 volte il prezzo di apertura. Se invece si vogliono aprire 10 punti vendita in franchising (ma anche 100, 1000) l’investimento è sempre lo stesso perchè gli strumenti utilizzati per lo sviluppo franchising sono per sempre.

Anzi, con il franchising, ogni nuova apertura è a carico dell’affiliato, che inoltre paga una fee d’ingresso e delle royalties annuali alla casa madre!

In poche parole con il franchising si investe nello sviluppo, ma poi sono gli affiliati a pagare il franchisor per far sì che il suo brand cresca.

Mentre con le aperture dirette è il proprietario del brand a pagare per espandere la propria attività.

La gestione

Tra gli strumenti necessari per lo sviluppo di un franchising ne esistono molti relativi alla gestione della rete: 

• l’academy: volta a formare gli affiliati e i loro dipendenti per replicare il modello di business della casa madre. Un affiliato potrà aprire il suo punto vendita solo dopo essere certificatamente formato, in modo tale che gestirlo sarà molto semplice;
• il manuale operativo: il documento con cui il franchisor trasferisce tutto il suo know how al franchisee;
• la guida operativa: un bignamino utile ai dipendenti in cui sono riassunte le info più importanti del manuale operativo;
• le bande adesive: per trasformare le postazioni operative in postazioni parlanti, ovvero con delle sintesi di info importanti;
• il business consultant: ovvero il consulente che aiuterà gli affiliati, controllando la loro operatività e monitorando le situazioni problematiche in tempo per poterle migliorare;
• il manuale del business consultant: in cui è riassunto in che modo viene svolta l’analisi dei punti in modo da rendere replicabile anche questa attività;

In poche parole svilupparsi in franchising significa standardizzare la propria azienda rendendola una macchina automatizzata!

Questa è la grande forza.

Con la gestione diretta, invece, è sempre l’unico imprenditore a prendersi carico di ogni punto vendita, nei quali inserirà dipendenti e non imprenditori che vogliono a tutti i costi aumentare il fatturato.

Inoltre gestire in modo autonomo tanti punti vendita renderà il compito difficile all’imprenditore che se non esperto potrebbe vedere la propria rete crollare.

La ricerca del personale

La ricerca del personale per i punti diretti è la stessa del punto vendita di partenza, ovvero trovare dipendenti da inserire per le mansioni nei diversi punti, anche per la mansione di store manager.

Lo store manager è colui che gestisce l’intero punto, figura importantissima visto che l’imprenditore non potrà gestirli.

Questo store manager sarà un dipendente, pagato a ore, il cui unico interesse è finire il turno per tornare a casa.

Ma non solo…

Lui e tutti gli altri dipendenti verranno gestiti dall’imprenditore che magari è di un’altra città, li conosce poco, li vede ancora meno e non riesce a stringerci rapporti sociali che invece sono importanti.

Ecco la differenza col franchising, dove invece il punto affiliato è del franchisee, che seleziona il personale, lo gestisce e ha tutti gli interessi per far sì che il punto vendita cresca e fatturi tanto.