Attualità
Esercito Italiano in pre-allarme. Timori di attacchi alla NATO?
Oggi diverse fonti di stampa hanno diffuso la notizia che una lettera inviata dallo Stato Maggiore, firmata dal Generale di Brigata Bruno Pisciotta Bruno Pisciotta viene chiesto di porre particolare attenzione alla valutazione delle domande di congedo anticipato perché “in un momento caratterizzato dall’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, deve essere effettuato ogni possibile sforzo affinché le capacità pregiate possano essere disponibili”.
“Il personale in ferma prefissata dovrà alimentare prioritariamente i reparti che esprimono unità in prontezza nei prossimi due anni, e che tutte le unità in prontezza devono essere alimentate al 100% con personale ready to move“, pronto a essere trasferito. E dunque “senza vincoli di impiego operativo, anche ricorrendo all’istituto del comando. Tale linea d’azione rappresenta una priorità”. Quindi, come sottolinea la lettera, si agisce come in tempi di guerra, cioè si danno gli ordini…
Nella lettera viene disposto anche che “tutte le attività addestrative, anche quelle dei minori livelli ordinativi, dovranno essere orientate al warfighting“, cosa che, evidentemente, non è ovvia nell’esercito italiano.
Interessante anche quello che viene attivato con priorità. Per questo “ciascun reggimento di artiglieria deve essere addestrato ad operare sia nel ruolo di supporto diretto che in quello di supporto generale“.
Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha inoltre ordinato che “devono porsi in essere le attività necessarie ad accelerare la disponibilità operativa del 52° reggimento di artiglieria Torino, dando priorità alle batterie semoventi, anche utilizzando le potenzialità formative e addestrative dell’8° reggimento di artiglieria terrestre Pasubio”.
Questo è il 52° Reggimento Torino M 109 con pezzi da 155 mm
Questo è l’ottavo reggimento “Pasubio”, semoventi 155mm PZH 2000
Si chiede inoltre ai reparti di “provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri, con focus sulle piattaforme dotate di sistemi di autodifesa, e i sistemi d’arma dell’artiglieria”.
Domani parlerà Zelensky al parlamento USA. il 24/3 Biden ha convocato un vertice straoridnario della NATO, vi sono state le minacce di Putin sugli invii di armi alla Russia e la possibile reazione verso la NATO. Intanto noi prepariamo la nostra piccola componente corazzata terreste. Per che cosa?
Lo Stato Maggiore dell’Esercito, interpellato da Adnkronos, ha sottolineato che la lettera è un “documento a esclusivo uso interno di carattere routinario con cui il Vertice di Forza Armata adegua le priorità delle unità dell’Esercito”.
Questo “al fine di rispondere alle esigenze dettate dai mutamenti del contesto internazionale. Trattasi dunque di precisazioni alla luce di un cambiamento che è sotto gli occhi di tutti”.
Un modo per tenersi pronti al peggio, dunque, ma che non significa naturalmente un coinvolgimento diretto e immediato dell’Italia nella guerra in Ucraina.
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