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Economia

Epic Games vince ancora: Google costretta a smantellare il monopolio del Play Store

La Corte d’Appello conferma la vittoria di Epic contro Google. Il colosso di Mountain View ha pochi giorni per modificare le regole del Play Store e aprire alla concorrenza, nonostante un ultimo tentativo di ricorso. Una svolta epocale per il futuro di Android.

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Epic ha vinto ancora una volta contro Google, e questa volta sono dei guai grossi per il colosso di Mountain View. La Corte d’Appello del Nono Circuito non ribalterà il verdetto unanime della giuria del 2023 secondo cui l’app store e il sistema di pagamento di Google sono diventati monopoli illegali, e sta dando il via a un’ingiunzione permanente precedentemente sospesa che obbligherebbe a modificare  Android per smantellare tali monopoli. “Vittoria totale nell’appello Epic contro Google!”, ha twittato il CEO di Epic Tim Sweeney.

 

Giovedì, un collegio di tre giudici ha confermato la decisione del tribunale di primo grado nel caso Epic contro Google, secondo un parere completo che potete leggere qui sotto, e Google ricorrerà nuovamente in appello, come confermato dalla società a The Verge.

La vittoria non è solo teorica, ma avrà subito delle ricadute pratiche. Venerdì mattina, Google ha rivelato che, a causa della decisione della Corte d’Appello del Nono Circuito, ha solo 14 giorni per iniziare a modificare il funzionamento del suo app store Android e le sue pratiche commerciali. Poi Venerdì pomeriggio, la Corte d’Appello del Nono Circuito ha concesso  una settimana in più in via d’urgenza, mentre Google lavora al suo ricorso per avere più tempo.

Google ricorrerà in appello per l’ennesima volta, ma questa volta, perso il primo ricorso, il Google Play Store non è più protetto contro le richieste di cambiamento immediato: a meno che non continui a ottenere dai tribunali una sospensione, Google dovrà aprire il proprio store agli  App store  di terze parti, come stabilito dal giudice James Donato nella sua ingiunzione permanente del 2024.

La sentenza di Donato era stata poi sospesa in attesa d’appelo, ma il giudice McKeown ha scritto: “La richiesta di sospensione in appello è respinta in quanto irrilevante alla luce della nostra decisione” ed Epic ha già annunciato che inserirà il proprio app store all’interno dell’app store di Google.

Grazie alla sentenza, l’Epic Games Store per Android arriverà sul Google Play Store!”, ha twittato Sweeney. Le sospensioni sono quindi cadute, quasi in modo definitivo.

 

Gli obblighi immediati per Google comprendono: .

  • Fine dell’obbligo per le App di utilizzare  Google Play Billing
  • deve consentire agli sviluppatori di app di indirizzare liberamente i propri utenti verso altre piattaforme
  • deve lasciare che gli sviluppatori determinino autonomamente i prezzi;
  • deve raggiungere un accordo con Epic Games sull’installazione dello store autonomo
  •  limitare i vantaggi che può offrire in cambio di app preinstallate.

Tali modifiche non includono ancora le vittorie più importanti di Epic. Non obbligano ancora Google a includere app store concorrenti all’interno del Google Play Store, quindi, tecnicamente, l’affermazione di Sweeney che il suo App store sarà presente in Google store è ancora azzardata.

Probabilmente Google presenterà un ulteriore ricorso sia per ottenere una sospensione più lunga, sia opporsi nuovamente alla decisione del giudice, ma la tendenza dei tribunali sembra piuttosto chiara e anche se il colosso tenta di allugare i tempi, anche per acquisire più potere contrattuale , la decisione finale sembra predeterminata.


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