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ENNESIMA UMILIAZIONE PER “BRANGELINA” ALFANO E PER L’ITALIA: L'”AMICO” MACRON VUOLE FREGARSI LA LIBIA E LASCIARCI GLI IMMIGRATI.

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Ennesima Umiliazione Nazionale dell’Italia

 

L’ibrido ministro degli estero, mezzo piddino e mezzo centrista “Brangelina” Alfano è riuscito a farsi umiliare per l’ennesima volta in Libia. Come riporta la stampa internazionale e come riporta in Italia Repubblica la Francia di Macron ha organizzato un meeting a Parigi al quale saranno presenti il generale Haftar, deus ex machina del governo di Begasi, e il presidente riconosciuto Serraj. Finalità di Macron è mettere d’accordo le due parti al fine di costruire una pacificazione nazionale, naturalmente sotto l’egida francese, che permetta a Parigi di godere delle ampie risorse petrolifere dell’ex “Qaurta sponda”.

All’incontro sono stati invitati anche il mediatore ONU e rappresentati britannici. Nulla è stato detto a Roma, di cui, evidentemente, non è gradita la presenza, in quanto ritenuta ininfluente nel processo di pace. Alla grandeur sfacciata di Macron si oppone evidentemente la cialtroneria della nostra politica estera, i cui esponenti girano l’Europa mendicando il passaggio per qualche decina di migliaia di profughi.

Da cogliere anche il fatto che l’iniziativa è stata presa dopo l’incontro del 13 luglio a Washington fra i presidenti Trump e Macron. Del resto nell conferenza stampa congiunta era stato detto, chiaramente

We also share the same intentions regarding Libya.  And like I told President Trump, I very much want to take a number of diplomatic initiatives, strong ones, given the situation that we know, and which requires more stability and better control over the region.  “

Noi condividiamo le stesse intenzioni sulla Libia. E come Ho detto al presidente Trump, Io voglio prendere un numero di iniziative diplomatiche , forti, nella situazione che conosciamo e che richiede più stabilità ed un maggior controllo sulla regione“.

Evidentemente la nostra diplomazia ed i nostri servizi di informazione stavano prendendo un caffè mentre i due presidenti parlavano e decidevano dei loro , e dei nostri interessi.

Un altro fallimento epocale del ministero degli Esteri e della Diplomazia italiana, sempre debole e piegata a novanta gradi nei confronti di Parigi, come quando abbiamo ceduto i mari nazionali con un trattato firmato dall’attuale capo del governo Gentiloni L’ennesima delusione che rasenta il tradimento degli interessi nazionali. Naturalmente, anche questa volta, nessuno pagherà, perchè è più importante stare al governo per qualche mese, piuttosto che il bene della Nazione.

 


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