Seguici su

Energia

ENEL abbandona la partecipazione nella transizione energetica in Vietnam

Enel si sgancia dagli investimenti nell’energia green in Vietnam, ultima società del settore che lascia il paese dell’Estremo Oriente, a causa dei problemi di rete e di concessione

Pubblicato

il

L’azienda elettrica italiana Enel è diventata l’ultimo investitore internazionale ad abbandonare i piani di partecipazione alla transizione energetica del Vietnam.

Secondo fonti non citate che hanno parlato con Reuters, Enel ha deciso di uscire dai mercati vietnamiti dell’eolico e del solare, e una fonte ha attribuito la mossa a una più ampia riorganizzazione aziendale. All’inizio di quest’anno, la norvegese Equinor ha abbandonato i piani di investimento nell’eolico offshore in Vietnam. Anche la major delle turbine eoliche Orsted ha rivisto i suoi piani per il Vietnam, mettendo in pausa uno sviluppo offshore su larga scala a causa delle sfide normative.

Due anni fa Enel aveva annunciato l’intenzione di investire nella costruzione di 6 GW di capacità eolica e solare in Vietnam. L’azienda, attraverso la sua divisione Enel Green Power, è uno dei maggiori operatori eolici e solari al mondo con 64 GW di capacità. In quell’occasione ha sottolineato il notevole potenziale del Vietnam nella produzione di energia eolica e solare.

In effetti, il Vietnam gode di forti venti e di acque poco profonde, ma allo stesso tempo sembra avere un complicato meccanismo di connessione alla rete, che ha fatto sì che molti progetti eolici e solari già completati non abbiano ancora iniziato a generare perché devono prima essere collegati alla rete.

Questo è piuttosto spiacevole perché il Vietnam sta soffrendo per la scarsità delle forniture energetiche che all’inizio di quest’anno sono diventate insufficienti, causando blackout a rotazione. Allo stesso tempo, il Paese ha notevoli ambizioni nel campo dell’energia di transizione e prevede di raddoppiare la sua capacità di generazione installata entro il 2030. Attualmente la capacità è di circa 80 GW. Secondo i piani, circa un quinto della capacità raddoppiata dovrebbe essere costituito da turbine eoliche.

Eppure è proprio l’energia eolica uno dei maggiori problemi del Vietnam. Secondo la Reuters, il governo deve ancora redigere un regolamento per lo sviluppo di progetti eolici offshore e deve anche finalizzare i negoziati sul prezzo che si impegnerebbe a pagare agli operatori dei progetti eolici.

Nello stesso tempo speriamo che la riorganizzazione di Enel porti a maggiori investimenti in Italia, dove i costi energetici sono i più alti nella UE.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


1 Commento

1 Commento

  1. Pingback: L'Italia non rilascerà nuove concessioni per la ricerca e produzione di petrolio e condensati

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento