Euro crisis
ENCICLOPEDIA “FACCIAMO COME” – TOMO 1: TAGLIAMO LA SPESA PUBBLICA TANTO IL MOLTIPLICATORE KEYNESIANO NON ESISTE
(nota del redattore : Editore enciclopedia ALESSANDRO CISILINO – contattabile via feisbuc) ********************************************************************************************************************* Oggi ci dedichiamo al contenuto dell’enciclopedia SCHULTZ “Facciamo come” (Editore CISILINO). Il TOMO 1 illustra la convenienza per lo stato di tagliare la spesa pubblica brutta e cattiva, onde applicare il principio base tedesco che “solo l’aria è gratuita perché largamente presente in natura” e per il quale “non possiamo vivere al di sopra delle nostre possibilità”. Vediamoli allora questi “innumerevoli vantaggi” relativi ai tagli nei conti dello stato: Dunque, i Troikani hanno effettuato tagli alla spesa pubblica per circa il 30%, e cosa è accaduto al PIL della nazione? Secondo loro sarebbe dovuto diminuire solamente del 15% (moltiplicatore pari allo 0,5) in quanto: “attendendoci minori tasse tra 30 anni, i consumatori sono coscienti che TRA 30 ANNI SARANNO PIU’ RICCHI e pertanto oggi spenderanno di più” E allora vediamo se quest0 ASSIOMA (dato non dimostrabile in matematica ma preso come REGOLA AUREA gentilmente fornita per dimostrare il TEOREMA). In effetti il calo percentuale del PIL è inferiore al calo percentuale della spesa pubblica MA E’ COMUNQUE:
29,41% / 30,00% = 0,98 (e non 0,5)!
Come mai questo?
Perchè in prima battuta calano i consumi:
e calano in modo anche molto consistente: – 28,20%
Talché potremmo studiare l’elasticità del macroaggregato Consumi all’andamento della spesa pubblica:
Elasticità consumi Greci all’andamento della spesa pubblica = 0,94
Questo significa che SE TAGLIAMO LA SPESA PUBBLICA DEL 2%, IL MACROAGGREGATO CONSUMI CALA DEL 1,88%!
Io penso che questo indicatore possa esser ritenuto valido anche per il nostro paese e per stimare il PIL 2015 a fronte dei tagli Renziani di ottobre 2014 !
Ora, anche tralasciando il macroaggregato Investimenti (che solitamente è molto più piccolo) abbiamo spiegato perché TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA MASSACRANO IL PIL:
– nel breve periodo due macroaggregati calano subito: G (che taglio io); C (che è la risposta dei privati al taglio di G);
– nel medio periodo perché le aziende tagliano gli INVESTIMENTI FISSI LORDI precludendo la competitività della nazione!
In tutta risposta, la strategia del FACCIAMO COME genera i seguenti riflessi sui conti statali:
E qui ci arriva in aiuto ZENONE DI ELEA (a cui molti danno del fanfarone) con il suo PARADOSSO DI ACHILLE E LA TARTARUGA:
“ESEGUO DEI TAGLI PER RIDURRE L’INCIDENZA DELLA SPESA PUBBLICA SUL PIL ED INVECE, MANOVRA DOPO MANOVRA, MI RITROVO UNA SITUAZIONE PEGGIORATIVA”
Parto dal 47,5% e arrivo….anziché al 32%…..al 58%!!!!!!!
E’ stata sua la colpa…..PIGRECO!
E al rapporto debito su pil? Ecco cosa gli è accaduto:
Un 30% di tagli alla SPESA PUBBLICA ha generato un incremento del 75% nel rapporto debito su pil!
E questo si chiama MOLTIPLICATORE FISCALE (del FMI): taglio la spesa pubblica, cala il pil (denominatore) del 29% circa ma cresce il numeratore perché calano le entrate fiscali:
Elasticità del rapporto debito/pil (+0,75) ai tagli della spesa pubblica (-0,30) = 2,5
Ma guarda, ogni 10% di spesa pubblica che taglio genero un peggioramento del rapporto debito su pil pari a 2 volte e mezzo!
Mi ricordo quando Monti disse: LA GRECIA? IL PIU’ GRANDE SUCCESSO DELL’EURO!
OK…..SE PRENDO IL 2008-2009 IN REALTA’ IL DATO DIVENTA 2,3 ! ! !
Detto fra noi, questa è gente che meriterebbe solamente una sfilza di calci nelle posteriora, gente responsabile di tanto di quel sangue (inutilmente versato sull’altare di teorie strampalate) che mi spinge a gridare allo scandalo. Ma già so che nulla accadrà causa lauti compensi (pagati con banconote piene di globuli rossi) munificamente elargiti dagli eurocrati ai dirigenti del Partito Democratico e ai capi dei Sindacati!
Questa è gente che pur di arraffare l’arraffabile, venderebbe al Diavolo l’anima delle proprie madri, figuriamoci degli sconosciuti sebbene compatrioti!
Buona fortuna ai sopravvissuti e ai sopravvivendi!
Maurizio Gustinicchi
Economia5Stelle
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