Emergenza Coronavirus e Stato Sovrano (un pensiero di Salvo Fanara)

L’emergenza coronavirus ha dimostrato in modo inequivocabile quanto sia fondamentale ridare alla Stato le prerogative per cui uno Stato esiste; quelle prerogative che gli sono state usurpate e che consentirebbero ad esso di poter esercitare appieno il suo ruolo e le sue funzioni. La ragione di ciò è che solo lo Stato, con i propri strumenti Giuridico Costituzionali, può avere a cuore le sorti dei propri cittadini ed esercitare  il potere di Garanzia nei confronti di tutta la Comunità, in tutti gli ambiti della convivenza civile.

Emergono però, contemporaneamente, legittimi dubbi e notevoli perplessità che una  gestione clientelare e distorta della Cosa Pubblica di ogni singolo Stato  possa vanificare i buoni propositi e produrre risultati negativi sotto il profilo economico ed etico. Per evitare che ciò accada risulta fondamentale determinare un cambiamento nella selezione della classe politica del Paese, affidandone  la governance a persone di assoluta onestà, capacità e competenza, dedite al servizio disinteressato e al raggiungimento del Bene Comune, nonché estranee a circostanze e soggetti che abbiano avuto un ruolo nella politica degli anni trascorsi.

Sarebbe questa una vera rivoluzione culturale, conseguente solo ad una forte presa di coscienza dell’elettorato, che trasformi il momento del consenso, da espressione di tifo da stadio o di anacronistica ed illusoria appartenenza ideologica, ad esercizio del diritto di voto consapevole e libero da condizionamenti.

Salvo Fanara