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Elon Musk manda “a quel paese” Bob Iger e tutti gli altri inserzionisti che stanno boicottando X. Parte un boicottaggio di Disney Prime

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Per la verità nel titolo abbiamo alleggerito le parole di Elon Musk. L’imprenditore ha detto “GFY”, “Andate a farvi f…”, alle aziende che ricattano X con la pubblicità, per spingere la piattaforma a censurare certi commenti giudicati antisemiti, limitando la libertà di espressione. Lo ha detto più volte, rivolgendosi direttamente a Bob Iger, il CEO  di Disney che è apparso come la punta di lancia di questa offensiva del grande capitale contro la piattaforma social. Se conoscete l’inglese potete capire direttamente cosa ha detto Musk a una conferenza organizzata dal New York Times:

Il problema è complesso. Elon Musk afferma che il boicottaggio da parte dei media sia una forma di ricatto attraverso i soldi: o fai quello che diciamo noi e , soprattutto, censuri quelli che non ci piacciono, oppure non ti facciamo più pubblicità, interrompendo un flusso importante di risorse finanziarie, forse addirittura essenziale, almeno in questa fase.

Elon Mus decide di non piegarsi e manda direttamente a quel paese questa aziende. Bob Iger e la Disney solo una di queste società, e l’elenco è molto più lungo e ve lo riassumiamo qui:

 

In other words, the only way these corporations, whether for woke, neo-conservative, militant, progressive, or any other reason, will stop trying to demonetize websites such a X, ZH or any other media outlet they have no leverage over in hopes of snuffing them out, is if the public takes the fight straight to them and starves them of revenue. Think the sales implosion at Tranheuser Busch/Bud Light after the Dylan Mulvaney fiasco, or the collapse of Target stock after the anti-woke backlash.

So yes, the only way that corporate management teams will ever stop weaponizing ad dollars – especially if it means losing access to one of the wealthiest audiences, such as that of Zerohedge, or one of the most engaged readership bases such as that of X, is if their shareholders lose enough money and force management to either change or be fired.

Nell stesso tempo Musk afferma che sarà il pubblico a decidere della contesa: lui non si piegherà e renderà noto a tutti chi vuole boicottarlo. Questa è una vera e propria chiamata al popolo, a coloro che ritengono importante la libertà di parola, perché si muovano e lo appoggino, e qualcosa sta effettivamente accadendo. 

Secondo quanto riportato da Watcher sarebbe in corso un vero e proprio boicottaggio di Disney, con migliaia di utenti che negli USA stanno cancellando il proprio abbonamento a Disney+. Recentemente l’arma del boicottaggio è stata molto utilizzata dai cittadini USA per protestare contro le politiche Woke delle grandi società, più attente a minuscole minoranze che alla totalità dei consumatori. Ricordiamo il caso clamoroso di Bud Light, quando l’utilizzo di un testimonial inadatto ha portato alle proteste dei consumatori e quindi al boicottaggio e al calo molto forte delle vendite, tale da mettere in forse la sopravvivenza del marchio.

La situazione non è già particolarmente positiva per la Disney, con le ultime costose produzione come The Marvels o Indiana Jones che si sono rivelati dei costosissimi flop clamorosi al botteghino. Già il servizio di streaming sta perdendo molto denaro: 512 milioni di dollari nel secondo trimestre 2023. Un boicottaggio ufficiale da parte del pubblico rischierebbe di essere un colpo troppo forte per il gruppo le cui azioni ora valgono 92 dollari, dopo un minimo di 80, quando nel 2021 sfiorava i 200.

 

 


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