Cultura
Elezioni 2013: verso un Senato imballato
Guarda caso sono proprio questi 4 fattori, che con tutta probabilita’, stanno influendo sugli eventi, impedendo con tutta probabilita’ a Bersani di fare il Premier, o facendoglielo fare in condizioni complesse e non facili, tipo Prodi nel 1996 e 2006 (in ambedue i casi, Prodi, duro’ poco):
– Berlusconi ha creato una coalizione con la Lega e sta fortemente recuperando nei sondaggi
– Renzi con la sua sparizione, di certo non sta aiutando Bersani a stravincere
– Gli incerti, coloro che non rispondevano ai sondaggi, si stanno riposizionando premiando il CentroDestra
– Monti, ha creato una coalizione che di fatto ha l’obiettivo di azzoppare la vittoria di Bersani al Senato
I FATTI
I sondaggi un mese fa davano la coalizione di Bersani ben 20-25 punti avanti a Berlusconi. Le elezioni sembravano una passeggiata. Una serie di fatti hanno ridotto la distanza ad appena 6-12 punti:
– L’alleanza PDL-Lega
– L’ottima ed efficace campagna elettorare del Cavaliere
– La fine dell’effetto “primarie”
– La discesa in campo di Monti
COSA INSEGNANO LE PRECEDENTI CAMPAGNE ELETTORALI
Le precedenti campagne elettorali insegnano alcune cose:
– La coalizione “uscente”, data per perdente, tende a recuperare fortemente sotto elezioni (Berlusconi nel 2006 passo’ da -10 punti ad un sostanziale pareggio, e Veltroni nel 2008 passo’ da -20 punti a -9); il motivo e’ semplice: parte degli elettori della coalizione governativa passano dalla dichiarazione di astensione al voto attivo
– La coalizione “uscente” ne esce comunque perdente (la cosa s’e’ praticamente sempre verificata durante la seconda repubblica)
Conclusioni: e’ prevedibile che il recupero del CentroDestra continui, di pari passo con la riduzione dell’elettorato incerto, anche se difficilmente vi sara’ il sorpasso. Verosimile e’ una vittoria del CentroSinistra di qualche punto percentuale. Ovviamente, questa conclusione si basa sul comportamento storico, che potrebbe essere comunque smentito dai fatti, in considerazione della Campagna elettorale, di fatti giudiziari e quant’altro.
IL SENATO IMBALLATO E’ L’IPOTESI PIU’ VEROSIMILE
Si fa un gran parlare di “Senato Battleground”. Vediamo il comportamento storico delle regioni chiave al Senato:
– Lombardia: nel 2006 il CentroDestra vinse con un margine maggiore del 13,6% rispetto alla distanza nazionale tra le 2 coalizioni, e nel 2008 il margine fu del 13,8%
– Veneto: nel 2006 il CentroDestra vinse con un margine maggiore del 16,9% rispetto alla distanza nazionale tra le 2 coalizioni, e nel 2008 il margine fu del 13,5%
– Sicilia: nel 2006 il CentroDestra vinse con un margine maggiore del 16,6% rispetto alla distanza nazionale tra le 2 coalizioni, e nel 2008 il margine fu del 16,5%
Conclusioni: In sintesi il CentroSinistra per vincere in almeno 2 delle 3 regioni “Ohio” dovrebbe sopravanzare il CentroDestra di un 15% abbondante a livello nazionale, ipotesi improbabile. Gia’ con un margine nazionale del 12% a favore di Bersani, il CentroDestra ha ampie possibilita’ di vincere in tutte e 3 le regioni chiave, condannando il CentroSinistra a rimanere sotto di 7-8 seggi al Senato rispetto alla maggioranza assoluta.
SCENARI e NUMERI
Lo scenario piu’ verosimile, e’ quello che vedra’ una polarizzazione del voto su CentroDestra e CentroSinistra, di pari passo con la riduzione degli incerti, e con crescenti appelli al voto utile, penalizzando nel corso della campagna elettorale le formazioni minori, inclusa la coalizione di Monti, e le liste di Grillo ed Ingroia.
Il CentroSinistra assai probabilmente sopravanzera’ di qualche punto percentuale il CentroDestra, vincendo il premio di maggioranza alla Camera, ma verosimilmente, visto l’esiguo vantaggio nazionale, perdera’ non solo in Lombardia, Veneto e Sicilia, ma anche in altre regioni.
Difatti anche la Campania ed il Friuli Venezia Giulia nelle recenti elezioni passate sono realta’ che vedono storicamente il CentroDestra performare meglio rispetto alla media nazionale. Aggiungerei anche la Calabria come regione incerta in caso le coalizioni si avvicinassero: tale regione ha avuto nel passato comportamenti elettorali fortemente oscillanti, ed e’ una regione che tende a premiare le coalizioni che moltiplicano le liste (e questa volta il CentroDestra si presenta con un gran numero di liste).
Conclusioni: nell’ipotesi di cui sopra il CentroSinistra avra’ sui 140-145 senatori, contro i 158 necessari. Vi sara’ una pattuglia di SEL di 12-15 senatori, e 125-135 senatori del PD. La coalizione di Monti dovrebbe ottenere 30-35 senatori, che garantirebbero una buona maggioranza di Centro-CentroSinistra (di 170-180 seggi), ed una maggioranza meno ampia nel caso si sfilasse Vendola (sui 158-165 seggi). Poi si sa, il parlamento e’ luogo di trasformismi. E’ comunque chiaro che la coppia Monti-Casini sta scommettendo proprio su questo risultato, e puntera’ a massimizzare i profitti, e chiedera’ senza dubbio contropartite piuttosto consistenti tanto nei “posti” (e vedremo cio’ subito, a partire dall’elezione della nuova Presidenza della Repubblica, nonche’ delle Presidenze di Camera e Senato, nonche’ nelle nomine dei ministri) quanto nel programma (che proseguira’ l’azione tassaiola e depressiva del governo Monti).
Tale Governo sara’ super-europeista, per cui de facto seguira’ le ricette che deriveranno dagli scontri tra Merkel ed Hollande. Ovviamente sara’ un governo che tifera’ per Hollande e non per la Merkel (quindi per politiche di sviluppo e non di austerity), ma che comunque si adeguera’ alle decisioni Franco-Tedesche.
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