Euro crisis
EFFETTI DELL’AUSTERITY SUL SETTORE TESSILE
L’austerity, finalizzata a perseguire il riaggiustamento interno all’area euro di salari e prezzi (per mezzo della deflazione), ha colpito pesantemente il settore tessile:
dal picco Berlusconiano (2011) in poi, il settore, sotto il PD e la sua scelta servile dell’imp€uro alemanno, ha visto perdere ben 6000 aziende e circa 50.000 addetti che, nell’ovvia impossibilita’ di esser riassorbiti da altri settori, oggi pesano sul paese come minori consumi:
Ah gia’! Dimenticavo, il PD punta al massacro delle ns PMI per favorire le superspecializzate multinazionali tedesche. Questo perche’ le seconde sono piu’ ad alto valore aggiunto e piu’ capaci di applicare i dettami nazifascisti dello sfruttamento della povera gente.
Di tal guisa, in Italia rimane solo la possibilita’, per un autonomo e la sua famiglia, di produrre su telai automatici per conto dei cinesi di Prato e Firenze a 2 euro il capo:
Ad maiora.
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