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EDF fa causa al suo proprietario, lo stato francese!

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Il gigante nucleare francese EDF, costretto a vendere energia ai concorrenti al di sotto del prezzo di mercato, sta facendo causa al governo francese per ottenere un risarcimento di oltre 8 miliardi di dollari. L’aspetto ironico è che il governo francese è il suo unico azionista…

EDF afferma di aver perso 8,3 miliardi di euro (quasi 8,6 miliardi di dollari al cambio odierno) alla data di presentazione della richiesta di risarcimento contro il governo e prevede di perdere più di 15 miliardi di euro per l’intero anno.

L’azienda elettrica francese, che è già di proprietà del governo per l’84% ed è in procinto di essere completamente nazionalizzata, è costretta a vendere l’elettricità che produce a centrali elettriche rivali per aumentare la concorrenza, dato che EDF detiene il monopolio. Nonostante la proprietà pubblica EDF è comunque una società privata e il Consiglio di Amministrazione ha un obbligo nel tutelare gli interessi dell’azienda, anche se le perdite vengono a derivare dalle decisioni del suo principale, o unico, azionista.

Il decreto governativo iniziale prevede che i fornitori possano acquistare fino al 25% della produzione nucleare annuale di EDF tra luglio 2011 e dicembre 2025 a un prezzo fisso e scontato di circa 47 dollari per MWh. Tuttavia, a gennaio di quest’anno, il governo ha introdotto un tetto più ampio, pari a un quinto, al fine di ridurre le bollette energetiche dei consumatori per quest’anno. Poi, a marzo, il governo ha emesso ulteriori decreti, aumentando ulteriormente il volume e riducendo il prezzo per EDF. Le perdite citate da EDF risalgono a quest’ultimo periodo.

A giugno, EDF ha comunicato i risultati che mostrano la sua più grande perdita semestrale di sempre. EDF ha perso 5,3 miliardi di euro nel primo semestre di quest’anno, rispetto ai 4,2 miliardi di euro di utili dello stesso periodo del 2021.

Le centrali elettriche di EDF rappresentano il 70-75% del consumo di energia elettrica della Francia e il governo è intenzionato a nazionalizzare il gigante per garantire le forniture energetiche in una crisi incombente iniziata con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Le perdite per EDF stanno aumentando anche in altri settori. La scorsa settimana, EDF è stata costretta a ridurre la produzione delle centrali nucleari su due fiumi, poiché l’ondata di caldo che si sta diffondendo in Europa ha reso i fiumi troppo caldi per raffreddare le unità. Ieri però EDF ha annunciato che, data l’emergenza energetica, non rallenterà ulteriormente la produzione per il problema delle acque calde.

 


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