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Analisi e studi

Economia Italiana: PIL e Disoccupazione danno un quadro non allegro

Il quadro di fine 2024 dell’economia italiana non è positivo. meglio di Germania e Francia, ma per nulla roseo. PIL fermo e disoccupazione in crescita. Che fare?

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L’economia italiana manda dei segnali in chiaroscuro. Del resto non può essere diversamente, vista la situazione economica e legale dell’intera Europa. Iniziamo dal PIL.

Il prodotto interno lordo italiano è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente negli ultimi tre mesi del 2024, in linea con lo stallo del trimestre precedente e in leggero contrasto con le aspettative del mercato di un’espansione dello 0,1%, secondo un rapporto preliminare.

Lo stallo riflette un’ampia ripresa del settore industriale italiano, compensata dalla debolezza del settore primario e dei servizi, e questa è un’indicazione diversa da quello che molti pensano, cioè che il PIL sia stato salvato dal turismo: senza industria sarebbe andata peggio.

Ecco il grafico su base mensile:

I dati si tradurrebbero in un’espansione dello 0,5% per il 2024, in linea con le aspettative dell’autorità statistica italiana e della Banca d’Italia, ma mancando le previsioni di un’espansione dello 0,7% da parte della Commissione europea.

Ecco il grafico su base annuale:

La Banca d’Italia vede un’accelerazione del PIL italiano che si espanderà dello 0,8% nel 2025 e dell’1,1% nel 2026. Una visione ottimistica, che però deve essere confermata dalla realtà.

Questo rallentamento, anzi stallo, nella crescita ha degli effetti sulla disoccupazione. Il tasso di disoccupazione in Italia è salito al 6,2% a dicembre 2024, il più alto in cinque mesi e al di sopra delle aspettative del mercato del 5,7%.

Il numero di disoccupati è aumentato di 88.000 unità a 1.593.000 e il numero di occupati netti è aumentato di 4.000 unità a 24.065.000 unità. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è salito al 66,5% dal 66,4%.

 

 

La situazione dell’Italia non è positiva. Certo, vedendo la Germania e la Francia, il nostro paese sembra in una situazione migliore, ma il meglio è una crescita zero, e con un tasso di disoccupazione in crescita.

Ci sarebbero tante cose da fare: investimenti, stimoli fiscali, una profonda de-burocratizzazione e liberalizzazione eliminare i lacci all’economia, ma sembra che questo non sia possibile. Cè sempre qualcuno che deve mettere dei freni, per interessi propri o di qualcun altro.


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