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Ecco OKA, cioè il super-mortaio atomico che avrebbe dovuto cambiare la guerra nucleare

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Durante la guerra fredda un concetto strategico, poi rivelatori fallimentare, era quello dell’uso tattico delle armi nucleari. Si pensava che l’atomica non fosse altro che un esplosivo più potente da utilizzare per spianare il campo di battaglia e che quindi poteva essere sparato da armi tattiche come i cannoni. A tal fine gli americani svilupparono “Atomic Annie”, un obice da 280 mm in grado di lanciare una testata nucleare da 15 Kt a 30 km di distanza, realizzato in poche unità  e testato con proiettile nucleare nel 1953.

La risposta sovietica fu ancora più gigantesca: Oka, un enorme mortaio da 420 mm in grado di sparare un proiettile nucleare a ben 45 km di distanza.  Il proiettile pesava, da solo, 750 kg, senza carica di lancio.

L’azienda Kirov, che aveva molta esperienza nella produzione di attrezzature cingolate specializzate, fu scelta per iniziare a costruire il telaio. Piuttosto che partire da zero, l’azienda decise di modificare la tecnologia esistente per portare a termine il lavoro. Alla fine si scelse il carro armato sovietico più grande disponibile all’epoca, l’IS-5, da utilizzare come base per il previsto mortaio semovente 2B1 “Oka”.

Questo telaio era ampiamente disponibile ed era dotato di un potente motore diesel V-12-6B da 750 cavalli. Tuttavia, per quanto potente, il motore sarebbe stato in grado di garantire solo un’autonomia di circa 190 km a causa del peso del cannone da 55 tonnellate che doveva essere montato su di esso. Mancavano , del resto , motori e chassis alternativi.

Scelto il telaio principale, il passo successivo fu quello di capire come montarvi il mostruoso cannone da 420 mm lungo 20 metri. L’energia da distribuire era enorme, una sfida per i progettisti che svilupparono uno smorzatore ad hoc integrato con il telaio. L’obiettivo fu raggiunto, ma i tempi di caricamento del cannone crebbero e comunque il mezzo risultò fragile

Il mezzo, enorme e impressionante, sfilò sulla piazza Rossa nel 1957 guidato da un solo pilota, ma in quel momento la sua idea venne superata da quella dei missili e il suo progetto fu messo da parte.

Pensate ora se la Russia avesse invece ancora in servizio un’arma del genere, anche con munizionamento convenzionale, quale enorme impatto avrebbe avuto sulle difese ucraine, oppure quale enorme flop avrebbe potuto essere.

 


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