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Esteri

Due attacchi terroristici in 10 giorni: il segreto della Cina

Negli ultimi 10 giorni ci sono stati due gravi attentanti in Cina, con decine di vittime, eppure il Governo ha messo a tacere tutto. Però il disagio non scompare ignorandolo

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La Cina sta cercando di tenere nascosto qualcosa di malato che comunque sta scorrendo al suo interno. Pochi lo hanno notato anche nei media occidentali, ma ci sono stati due attacchi terroristici con numerosi morti nell’arco degli scorsi 10 giorni. 

Un ex studente dell’università di Wuxi ha scatenato una strage usando il coltello in un istituto professionale nella Cina orientale, uccidendo otto persone e ferendone 17, ha dichiarato domenica la polizia,

L’attacco con coltello di sabato ha avuto luogo al Wuxi Vocational College of Arts and Technology di Yixing, parte della città di Wuxi nella provincia orientale di Jiangsu. Il sospetto, un uomo di 21 anni, è stato arrestato sulla scena e ha confessato, ha dichiarato la polizia. Le motivazioni di questa strage non sono chiare, ma sono probabilmente legate a problemi di malattia mentale, che si stanno facendo sempre più gravi in Cina.

Questo attentato viene a meno di una settimana da quello del 11 novembre, quando un sessantaduenne alla guida del suo SUV si è gettato contro le entrate dello stadio di Zhuhai, dove si teneva una manifestazione pubblica, uccidendo ben 35 persone e ferendone 47. Una attentato gravissimo che ha avuto poco riscontro in Occidente, questo proprio per la volontà delle autorità cinesi di non turbare la pubblica opinione, tanto  più che questo accadeva in contemporanea con l’air show di cui vi abbiamo più volte parlato qui.

Il desiderio delle autorità di nascondere questo incidente è giunto al punto dal far sgomberare il piccolo memoriale di fiori e candele che i parenti delle vittime avevano spontaneamente creato nel luogo dell’attacco.

Le autorità rimvono fiori e ricordi lasciate sul luogo dell’attacco di Zhuhai

Questi eventi, che sarebbero stati sulle prime pagine dei giornali nazionali, in CIna invece si cerca di passarci sopra. Eppure questi episodi violenti e di massa sono stati piuttosto frequenti negli ultimi mesi, almeno sei. Questo dovrebbe far concentrare maggiormente, se non sulla situazione politica, su quella della sanità mentale del paese.

Invece in Cina si cerca di nascondere il tutto, mettendolo a tacere, nascondendolo. Un comportamente che però non cancella il reale  disagio.


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