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Draghi il “Duro”: potrebbe espropria la raffineria Lukoil di Priolo fin da oggi

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Fonti governative hanno riferito a Reuters che l’Italia potrebbe nazionalizzare temporaneamente la raffineria ISAB di proprietà di Lukoil, il secondo produttore di petrolio russo il cui amministratore si è dimesso dopo essere stato sanzionato da Regno Unito e Unione Europea.

Reuters ha citato fonti anonime che affermano che il ministro dell’Industria italiano intende sollevare la questione in una riunione di gabinetto di giovedì 27, cioè oggi, sebbene al momento non sia all’ordine del giorno.

ISAB è di proprietà di Litasco, una società commerciale con sede in Svizzera, a sua volta controllata da Lukoil.

La raffineria ISAB, la più grande d’Italia, contribuisce in modo determinante alla capacità di raffinazione dell’Italia, rappresentando circa il 22% della produzione. Si stima che circa il 30-40% del suo input provenga dalla Russia, secondo Reuters. L’agenzia di stampa ha anche citato il vicedirettore generale di ISAB dicendo che la raffineria troverebbe impossibile procurarsi input di petrolio greggio da altrove perché manca di “credito a livello internazionale”.

La scorsa settimana, il ministro italiano per la transizione ecologica ha affermato che l’Italia potrebbe iniziare la sua strada verso l’indipendenza dal petrolio russo entro il secondo semestre del 2023, ma non prima, secondo un rapporto Reuters.

Bloomberg riferisce anche che Lukoil è riuscita a pagare un debito di oltre $ 34 milioni lo stesso giorno in cui sono state annunciate le dimissioni del CEO di Lukoil Vagit Alekperov.

Alekperov possiede quasi il 9% di Lukoil, con poco più del 3% delle azioni con diritto di voto. Ha un valore stimato di $ 20 miliardi.

Lukoil produce circa il 2% del greggio mondiale. Il fatto che la società abbia preso le distanze dal presidente russo Vladimir Putin e abbia criticato l’invasione dell’Ucraina non l’ha protetta dalle sanzioni. Alekperov è conosciuto come un alleato di Putin di lunga data.

Non è chiaro come dovrebbe avvenire l’esproprio, che, in Italia , prevede un rimborso se per pubblica utilità. Lukoil è una società di diritto privato quindi di per sé non sanzionabile in un paese con un diritto privato decente. Se si parla di “Esproprio temporaneo” potrebbe trattarsi di un’amministrazione controllata legata alla limitazione dell’import dalla Russia di petrolio.

 


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