Attualità
Draghi: dopo la richiesta di cedere sovranità nuova dichiarazione indecente in Parlamento.
Draghi ci aveva già deliziato ad agosto con la richiesta di cessione della nostra sovranità nazionale (clicca qui per leggere l’articolo). Ovvero chiese espressamente che fosse commesso reato contro la personalità giuridica del paese (ex artt. 241 e 243 c.p.). Se fossimo ancora una democrazia Draghi sarebbe già sotto processo ed invece, ancora il 26 marzo, ha potuto regalarci un’altra uscita da brividi.
Il Governatore di BCE in audizione alla Camera ha potuto liberamente dire: “in Italia vi è un’alta concentrazione di microimprese a produttività inferiore alla media” ed ancora “vi è una legislazione che le incentiva a rimanere piccole”.
Difficile davvero commentare, mantenendo una certa continenza espositiva, queste esternazioni di natura spiccatamente illecita (che Draghi mi quereli se dico il falso…). Sostenere di voler cancellare le piccole medie imprese nazionali infatti significa portare letteralmente alla fame milioni di cittadini. Circa l’80% degli occupati del nostro paese lavorano infatti in piccole medie imprese. Queste rappresentano il motore della nostra nazione e sono sempre state competitive fino a quando la bce, che Draghi presiede, ha espressamente chiesto di spazzarle via con una politica di consolidamento fiscale e ciò con particolare riferimento alla scandalosa lettera dell’agosto 2011 in cui trovate tutte le riforme che i nostri Governi stanno mettendo in atto.
Ovviamente tale azione viene portata avanti, non già per il miglioramento della situazione economica del paese, ma per consegnare ogni mercato alle multinazionali che Draghi rappresenta e per cancellare la democrazia riportando tutti noi alla consapevolezza della durezza del vivere, proprio come desiderava Padoa Schioppa.
Viviamo in tempi cupi. La situazione peggiora velocemente, la crisi peggiora giorno dopo giorno, ed i nemici del paese come Draghi non hanno più nemmeno il pudore di mentire o nascondere i propri obiettivi. Signori Draghi potrebbe venire domani a dirci che è giusto mangiare i bambini e c’è chi ormai non batterebbe ciglio… E visto e considerato che i titolari delle piccole e medie imprese sono anche padri di famiglia non siamo di fronte a qualcosa di molto diverso. Infatti chiuse le nostre attività commerciali cosa faremo domani? Come cresceremo le nuove generazioni?
Cosa serve di più per farvi aprire gli occhi? In gioco non c’è la semplice ricchezza, in gioco c’è la sopravvivenza di tutti noi. Reagire un dovere morale e giuridico, il prezzo che si potrebbe pagare è irrilevante a questo punto.
Fermiamoli! Il primo passo è informare condividendo le informazioni.
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