Euro
Draghi a tutto campo: “l’Euro e’ irreversibile; in Grecia la Troika ha fatto bene; tutti adottino i Minijob”
Negli ultimi giorni Mario Draghi, governatore della BCE, e’ piuttosto agitato e non perde occasione per sparare contro un ipotetico Break up dell’Euro. Vediamo gli argomenti che utilizza.
Il primo argomento usato e’ un atto di fede ed un offesa a chi mette in dubbio la sacralita’ dell’Euro:
L’euro è «irreversibile», e coloro che pianificano di abbandonarlo si muovono «nell’effimero» ma soprattutto sono degli «ingenui».
Il secondo argomento utilizzato e’ di tipo logico, anche se difficile da far passare; Non e’ chiaro dal punto di vista logico e pratico quali misure la Germania puo’ mettere in atto in caso di break-up per impedire la svalutazione altrui o quali ritorsioni puo’ prendere; se le Germania mettesse dazi, gli altri farebbero altrettanto, ed il piu’ danneggiato sarebbe il paese che piu’ di ogni altro vive di commercio internazionale, vale a dire la Germania stessa; se prendesse contromisure finanziarie, gli altri potrebbero fare default, ed in un quadro di questo tipo, il piu’ danneggiato e’ storicamente il “creditore”.
Coloro che pensano di poter uscire dall’euro, magari per svalutare del 40% la valuta sono degli ingenui. Ma questi signori pensano davvero che gli altri accetterebbero una svalutazione del 40 per cento senza far nulla?».
Il terzo argomento e’ piu’ interessante, ed il monito ha certamente qualcosa di sostanziale:
«Quello che uno pianifica per uscirne è effimero. Se un paese pensasse di lasciare l’euro per evitare le necessarie riforme strutturali si sbaglierebbe di grosso: dovrebbe anzi effettuare riforme più dure fuori dalla protezione dell’euro».
Poi si torna al “terrorismo” (non si capisce su quali dati storici ed analisi basi queste tesi):
«La tesi populista che consiste nel pensare che uscendo dall’euro, un’economia nazionale beneficerebbe all’istante di una svalutazione competitiva come ai vecchi tempi non sta in piedi ».
Poi un richiamo alle “cavallette” contrapposte al “radioso futuro”:
Se le elezioni europee a maggio potrebbero portare a «una presenza parlamentare antieuropea più forte di oggi», spetta «a noi spiegare perché l’euro è stato e resta un progresso, una moneta del futuro. Sta a noi ricordare che l’integrazione europea è stato il miglior bastione per la pace. Spiegare che più Europa, più integrazione possono essere fattori di progresso, di rilancio e di prosperità. Dobbiamo restituire la speranza».
Infine una lode alla Germania, indicando che l’adozione di riforme per ridurre i salari sono l’esempio da seguire nell’Eurozona:
LA GERMANIA «resta un esempio da seguire per gli altri membri dell’Ue», se va meglio è «perché si è data i mezzi per essere più competitiva grazie a riforme strutturali coraggiose», come sul mercato del lavoro.
Per chiudere, un elogio a quanto fatto dalla Troika in Grecia, dove sostanzialmente si e’ raso al suolo un stato:
In Grecia il programma di riforme messo a punto con la troika «sembra dare i suoi frutti», anche se «le riforme devono proseguire».
By GPG Imperatrice
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