Portogallo: dati finali meno trionfali per AD, che fa i capricci sulla coalizione con Chega
In Portogallo il Paese ha svoltato a destra. E questa è una notizia che entusiasma AD, il nuovo maggior partito lusitano, anche se l’euforia all’inizio della notte elettorale è stata sostituita da una nervosa cautela. Questo entusiasmo iniziale è stato percepito tra le centinaia di attivisti e sostenitori del PSD e del CDS – molti dei quali molto giovani – che si sono riuniti per tutta la notte elettorale nella sede della campagna della coalizione di centro-destra nell’Hotel Epic Sana di Lisbona,
Una maggioranza è possibile in Portogallo, ma deve per forza contenere Chega, del gruppo ID, lo stesso che contiene la Lega, RN francese e AfD tedesco. Il vooto degli emigrati ha un po’ cambiato le cose, lasciando un seggio di vantaggio al PS, ma, comunque, non può esserci maggioranza di centrosinistra.
Le maggioranze possibili sono o Grande Coalizione, improbabile, o alleanza co Chega, e in questo caso ci sarebbe una forte maggiranza. Però questo accordo bisogna raggiungerlo.
Pedro Nuno Santos, il primo ministro socialista, ammette la sconfitta e già dice che guiderà l’opposizione, per cui no grande coalizione.
Tra i leader intervistati da DN, c’è un’opinione quasi unanime: il prossimo governo – che ritengono sarà quello di AD – avrà vita breve, ma dovrà approvare almeno un bilancio, che in questo momento è quello approvato dai socialisti del PS. Non è impossibile che sia un monocolore, magari con l’appoggio esterno di Chega, mentre si prepara una maggioranza di lungo termine che, dopo 50 anni non sarà facile da costruire. Il leader di Chega, Luis Ventura, è aperto al governo di coalizione, anzi ritiene che la coalizione potrà essere forte coon il suo aiuto, ma per fare una coalizione bisogna essere almeno in due, e AD ha dei problemi.
In AD ci si attende che il leader Luís Montenegro dovrebbe presentare un bilancio rettificativo a maggio (a condizione che il Governo si insedi alla fine di aprile), anche prima dell’inizio della campagna europea, che inizierà nell’ultima settimana del mese. “Si tratta di dichiarare una scelta politica. Non ha senso governare con un bilancio PS”, ha dichiarato un leader socialdemocratico a DN. Tuttavia, c’è chi sottolinea che per abbassare le tasse – come ha promesso il Governo – non ci sarà bisogno di una rettifica. E c’è chi ritiene che una strategia come quella di Cavaco Silva sarebbe più efficace, costringendo Chega a sopportare il peso della caduta del Governo.
In ogni scenario, sarà necessario negoziare – e molto – per far approvare i bilanci. Ed è qui che entra in gioco la figura di chi ottiene il portafoglio degli Affari Parlamentari. Hugo Soares, segretario generale del PSD (parte di AD) e vero braccio destro di Luís Montenegro, sarà il nome più probabile per assumere un incarico che richiederà abilità politica, capacità di negoziazione e molta strategia.
Questa reazione – particolarmente effervescente tra i giovani – non significa, tuttavia, che i sostenitori dell’AD si aspettino giorni tranquilli. Nei corridoi dell’Epic Sana Hotel, non mancava chi già prevedeva una vita breve per il Governo del Montenegro, almeno del primo, proprio perché c’è bisogno di cercare un equilibrio nuovo.
Fino a quando AD non si accorderà con Chega, non potrà esserci governo stabile.
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