Attualità
Disastro editoria italiana. Vista la qualità dei giornali….
Un recente report di R&S Mediobanca sui principali gruppi della carta stampata è impietoso: crollo delle vendite e nessuna compensazione dalle vendite di copie digitali.
I dati sarebbero allarmanti anche per il 2018: nei primi nove mesi tutti i primi dieci quotidiani vedono un calo delle vendite. Si parte con il il Corriere della Sera (221 mila copie al giorno nei primi nove mesi, -3,9% sullo 2017), davanti a Repubblica (-12,8% sul 2017, a quota 171 mila copie) e la Stampa (-8,8% sul 2017, a 134 mila copie). Evidentemente i vari Fubini (RCS) Scalfari (Repubblica) e Jacoboni (punta di diamante del La Stampa) non portano lettori. Ricordiamo che la Linea editoriale ondivaga de “Il Giornale” non sta portandogli particolare fortuna, con calo delle vendite ed annunci di licenziamenti e riduzione degli stipendi. Al contrario La Verità continua a crescere…
Eppure le linee editoriali dei giornali non cambia, la solita sbobba globalista, che non piace ai lettori, non vende, ma deve essere servita. Evidentemente i finanziatori ed i poteri forti sono più forti degli utili, ed ai giornalisti non interessa perdere il lavoro. Del resto dopo aver decantato per anni il mercato, adesso devono subirne e conseguenze e tacere. Intanto è un fiorire di blog di informazione alternativi: Scenari Economici, Stramag, Formiche etc sono fra i favoriti. Solo un cieco non capirebbe il trend, ma per Il Corriere e La Repubblica va tutto bene.
Rcs supera Mondadori e diventa il primo gruppo editoriale italiano, con Gedi che si conferma al terzo posto e Il Sole 24 Ore al quarto. Nei primi nove mesi del 2018 il gruppo che edita il Corriere della Sera ha realizzato ricavi per 713 milioni di euro, a fronte dei 658 milioni del gruppo che fa capo alla famiglia Berlusconi.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.