Difesa
Difesa: L’Esercito avvia l’ammodernamento. Acquistati i primi Lynx “italiani” dalla joint venture Leonardo-Rheinmetall.
Parte il programma A2CS: l’Esercito ordina i primi IFV Lynx. Saranno “italianizzati” con la torretta Hitfist 30mm di Leonardo, segnando il primo successo per la nuova joint venture italo-tedesca. La produzione sarà a La Spezia

L’Esercito Italiano si prepara a un profondo rinnovamento della sua flotta di veicoli corazzati. La joint venture Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (LRMV) ha annunciato il suo primo, significativo ordine da parte di Roma. Si tratta di un passo iniziale ma cruciale nel vasto programma di modernizzazione delle forze di terra e segna il primo contratto operativo per questa giovane alleanza industriale italo-tedesca, nata ufficialmente nel luglio 2024.
L’accordo è un chiaro esempio di quella cooperazione europea nel settore della difesa che cerca, a volte faticosamente, di bilanciare le esigenze strategiche con quelle industriali. David Hoeder, presidente esecutivo della JV, ha infatti parlato di “sovranità strategica europea”, sottolineando come questa cooperazione sia ormai “l’essenza” delle politiche continentali.
Ma, al di là delle dichiarazioni, cosa comprerà l’Esercito? L’ordine è strategico e mira a definire lo standard per i futuri Veicoli da Combattimento della Fanteria (IFV). La fornitura iniziale prevede:
- 5 veicoli Rheinmetall Lynx KF-41 equipaggiati con torrette Lance (la configurazione “base” tedesca).

- 16 veicoli “di nuova configurazione”, basati sullo stesso chassis Lynx, ma equipaggiati con la torretta Hitfist 30mm di Leonardo.
Il primo veicolo è atteso entro la fine di quest’anno. Un dettaglio interessante è che, a regime, anche i primi cinque Lynx “tedeschi” saranno aggiornati e portati alla configurazione “italiana” con la torretta Hitfist, uniformando così la linea.
Questo ordine rappresenta solo la prima tranche di un programma molto più ampio, noto come A2CS (Army Armoured Combat System), che prevede l’acquisizione totale di ben 1.050 veicoli corazzati. Sommando questo al futuro programma per i Main Battle Tank (sempre in orbita LRMV), l’obiettivo è il completo svecchiamento della componente pesante delle nostre forze armate.
L’accordo include anche opzioni per ulteriori 30 veicoli e, aspetto fondamentale, l’integrazione di sistemi di addestramento e simulazione per gli equipaggi.
Il vero valore aggiunto nazionale dell’operazione risiede nell’integrazione della tecnologia italiana sulla piattaforma tedesca. La Hitfist di Leonardo non è un componente secondario. Si tratta di una torretta biposto “combat proven” (testata in combattimento), con oltre 800 unità già in servizio presso vari eserciti.
Realizzata in lega di alluminio balistico, è progettata per essere leggera (adatta anche a operazioni anfibie) ma garantire elevati livelli di protezione (STANAG 4569) e integra soluzioni specifiche anti-mina. Il suo punto di forza è il sistema di controllo del tiro (FCS) digitale e stabilizzato, che offre capacità “hunter-killer” (il capocarro individua i bersagli mentre il cannoniere è impegnato a ingaggiarne un altro) e “killer-killer”, assicurando un’elevata precisione di tiro anche in movimento.
La produzione di serie del nuovo mezzo sarà effettuata nella città ligure di La Spezia, dove esistono le officine pesanti necessarie collegate all’OTO Melara, e la data di inizio del tutto è entro il 2027.
Mentre la Joint Venture franco tedesca che dovrebbe produrre “L’Eurotank” non ha ancora prodotto nulla di impiegabile, quella italo tedesca inizia sfornare i primi veicoli integrati.
Domande e risposte
Perché l’Esercito Italiano sta comprando questi nuovi veicoli? L’Esercito ha la necessità di sostituire la sua flotta di veicoli corazzati, in gran parte basata su piattaforme ormai obsolete e non più adeguate ai moderni scenari operativi. Questo acquisto fa parte del programma A2CS, che mira a modernizzare l’intera linea con mezzi più protetti, digitalizzati, letali e connessi. L’obiettivo è dotare le brigate pesanti di strumenti al passo con gli standard NATO e con le nuove minacce.
Cosa significa questa joint venture tra Leonardo e Rheinmetall? È un’alleanza strategica industriale. Invece di competere sul mercato italiano, le due maggiori aziende della difesa di Italia e Germania hanno deciso di collaborare. Rheinmetall fornisce la piattaforma (il telaio Lynx, considerato molto moderno), mentre Leonardo integra la sua tecnologia di punta, come la torretta Hitfist e l’elettronica di bordo. È un modello di cooperazione europea che bilancia l’acquisto di tecnologia straniera con il consolidamento e il supporto all’industria nazionale, garantendo a Leonardo un ruolo centrale.
Quali sono i vantaggi della torretta Hitfist di Leonardo? È il principale contributo tecnologico italiano a questa configurazione del Lynx. È una torretta moderna, già ampiamente collaudata in combattimento (combat proven) e molto flessibile. Può montare cannoni da 25, 30 o 40mm e integrare missili anticarro. La sua vera forza è l’elettronica avanzata: ha un sistema di controllo del tiro digitale e stabilizzato con capacità “hunter-killer”, che permette all’equipaggio di trovare e ingaggiare bersagli molto rapidamente, anche in movimento, aumentando drasticamente la letalità del veicolo.









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